Investing.com - Il dollaro è in salita contro lo yen questo martedì, sostenuto dalle aspettative che la Federal Reserve possa continuare a ridimensionare il suo programma di stimolo durante il vertice della prossima settimana.
Il cambio USD/JPY ha toccato 104,75, il massimo dal 16 gennaio per poi attestarsi in salita dello 0,45% a 104,64.
La richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta dalle aspettative di una riduzione a 65 miliardi di dollari dagli attuali 75 miliardi del programma di allentamento monetario della Fed durante il vertice che si concluderà il 29 gennaio.
La richiesta di yen come valuta rifugio è stata colpita dalla decisione della banca centrale cinese di immettere liquidità nel sistema finanziario, facendo diminuire i timori per una possibile crisi del credito.
Il cambio EUR/USD ha toccato il minimo di 1,3527, per poi attestarsi in calo dello 0,09% a 1,3540 in vista dell’attesissimo indice ZEW del sentimento economico tedesco.
Il dollaro è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,01% a 1,6425, ed è in salita contro il franco svizzero, con USD/CHF in aumento dello 0,29% a 0,9125.
Il dollaro australiano è vicino al minimo di tre anni e mezzo, con AUD/USD in calo dello 0,31% a 0,8783. Intanto, il cambio NZD/USD scende dello 0,15% a 0,8312, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 0,8340.
Il “kiwi” è salito dopo i dati di oggi che hanno mostrato un aumento dello 0,1% del tasso di inflazione del paese nel quarto trimestre e dell’1,6% su base annua. I mercati si aspettavano un calo dello 0,1% nel trimestre ed un aumento dell’1,5% su base annua.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,42% a 1,0994, il massimo dal settembre 2009. Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è rimasto sotto pressione per le aspettative che la Bank of Canada possa mantenere la sua posizione ribassista sui tassi di interesse durante il vertice di politica monetaria di domani.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,20% a 81,40.
Il cambio USD/JPY ha toccato 104,75, il massimo dal 16 gennaio per poi attestarsi in salita dello 0,45% a 104,64.
La richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta dalle aspettative di una riduzione a 65 miliardi di dollari dagli attuali 75 miliardi del programma di allentamento monetario della Fed durante il vertice che si concluderà il 29 gennaio.
La richiesta di yen come valuta rifugio è stata colpita dalla decisione della banca centrale cinese di immettere liquidità nel sistema finanziario, facendo diminuire i timori per una possibile crisi del credito.
Il cambio EUR/USD ha toccato il minimo di 1,3527, per poi attestarsi in calo dello 0,09% a 1,3540 in vista dell’attesissimo indice ZEW del sentimento economico tedesco.
Il dollaro è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,01% a 1,6425, ed è in salita contro il franco svizzero, con USD/CHF in aumento dello 0,29% a 0,9125.
Il dollaro australiano è vicino al minimo di tre anni e mezzo, con AUD/USD in calo dello 0,31% a 0,8783. Intanto, il cambio NZD/USD scende dello 0,15% a 0,8312, dopo aver precedentemente toccato il massimo di 0,8340.
Il “kiwi” è salito dopo i dati di oggi che hanno mostrato un aumento dello 0,1% del tasso di inflazione del paese nel quarto trimestre e dell’1,6% su base annua. I mercati si aspettavano un calo dello 0,1% nel trimestre ed un aumento dell’1,5% su base annua.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,42% a 1,0994, il massimo dal settembre 2009. Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è rimasto sotto pressione per le aspettative che la Bank of Canada possa mantenere la sua posizione ribassista sui tassi di interesse durante il vertice di politica monetaria di domani.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,20% a 81,40.