NEW YORK (Reuters) - La valuta europea scivola fino al nuovo minimo da maggio 2018 nei confronti del dollaro, depressa dall'incupirsi dello scenario macro per l'Europa a riflesso del confronto tra Usa e Cina sui dazi.
Continua intanto a pesare sulla sterlina la prospettiva sempre più concreta di un divorzio senza alcun accordo tra Londra e l'Unione europea a fine ottobre.
"In caso di escalation delle tensioni commerciali ci sono poche destinazioni sicure per i flussi sul mercato valutario" osserva Timothy Graf, strategist per State Street (NYSE:STT) Global Advisors a Londra. "Le valute dei Paesi emergenti e l'euro sono particolarmente vulnerabili, considerata l'esposizione agli scambi internazionali.
In un mercato sottile, condizionato dalla chiusura della piazza Usa per festività, da mettere in luce il recupero del peso argentino che beneficia dell'entrata in vigore - ieri - delle misure di controllo contro la fuga dei capitali.