Investing.com – L’euro ha esteso le perdite contro il dollaro stamane, scendendo al minimo di 2 giorni, dopo che i deboli dati della zona euro hanno sostenuto i timori sul clima di incertezza politica in Francia e Paesi Passi.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3128, il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3133, in calo dello 0,64%.
Supporto a 1,3068, minimo di giovedì e resistenza a 1,3209, massimo della sessione.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
L’indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero della zona euro è sceso ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi nella zona euro è sceso a 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
Il calo è stato trainato dalle scarse performance in Germania e Francia, con l’attività manifatturiera al minimo di quasi 3 anni.
I dati deboli hanno diffuso i timori che la crescita economica sarà colpita dalle misure di austerità pianificate dai governi.
Il sentimento è stato colpito da i timori per la politica nella zona euro, tra l’incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi ed il fallimento dei negoziati nella crisi politica nei Paesi Bassi, che rischia di portare al crollo del governo.
L’euro è in calo contro la sterlina, vicino al minimo di 20 mesi, con EUR/GBP in calo dello 0,38% a 0,8166; l’euro è giù anche e contro lo yen con EUR/JPY in calo dell’1,22% a 106,48.
Sempre di oggi la notizia che la Banca di Spagna ha dichiarato che l’economia del paese è entrata in recessione.
La banca centrale ha dichiarato che il PIL si è contratto dello 0,4% nel primo trimestre. Ciò segue la contrazione dello 0,3% nel quarto trimestre e zero crescita nel terzo trimestre dello scorso anno.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3128, il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3133, in calo dello 0,64%.
Supporto a 1,3068, minimo di giovedì e resistenza a 1,3209, massimo della sessione.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
L’indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero della zona euro è sceso ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi nella zona euro è sceso a 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
Il calo è stato trainato dalle scarse performance in Germania e Francia, con l’attività manifatturiera al minimo di quasi 3 anni.
I dati deboli hanno diffuso i timori che la crescita economica sarà colpita dalle misure di austerità pianificate dai governi.
Il sentimento è stato colpito da i timori per la politica nella zona euro, tra l’incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi ed il fallimento dei negoziati nella crisi politica nei Paesi Bassi, che rischia di portare al crollo del governo.
L’euro è in calo contro la sterlina, vicino al minimo di 20 mesi, con EUR/GBP in calo dello 0,38% a 0,8166; l’euro è giù anche e contro lo yen con EUR/JPY in calo dell’1,22% a 106,48.
Sempre di oggi la notizia che la Banca di Spagna ha dichiarato che l’economia del paese è entrata in recessione.
La banca centrale ha dichiarato che il PIL si è contratto dello 0,4% nel primo trimestre. Ciò segue la contrazione dello 0,3% nel quarto trimestre e zero crescita nel terzo trimestre dello scorso anno.