Investing.com - Il dollaro continua a scendere contro le altre principali valute questo giovedì, dopo la pubblicazione dei report economici statunitensi misti, mentre persiste il clima di incertezza legato all’ultima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,19% a 118,89.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il totale degli ordinativi di beni durevoli è crollato del 5,1% il mese scorso, contro le aspettative di un calo dello 0,6%.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono scesi dell’1,2% a dicembre, deludendo le attese di un calo dello 0,1%.
Intanto, il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 22 gennaio è sceso di 14.000 unità a 278.000 dal totale della settimana precedente di 294.000 unità, il massimo da aprile.
Gli analisti avevano previsto una riduzione di 12.000 unità a 282.000 la scorsa settimana.
La Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse ieri a conclusione dei due giorni di vertice di politica monetaria, dopo averli alzati per la prima volta in quasi un decennio a dicembre.
La banca ha dichiarato che l’economia statunitense potrebbe registrare una crescita moderata ed il mercato del lavoro potrebbe consolidarsi anche con aumenti “graduali” dei tassi, ma non ha dato indicazioni sui futuri aumenti dei tassi di interesse.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta alla conclusione del vertice della Banca del Giappone, prevista per domani.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,24% a 1,0918.
Il dollaro scende contro la sterlina ed il franco svizzero, con la coppia GBP/USD su dello 0,61% a 1,4323 ed il cambio USD/CHF a in calo dello 0,30% a 1,0119.
La sterlina ha trovato supporto quando l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il prodotto interno lordo del quarto trimestre ha visto una crescita dello 0,5%, dopo l’aumento dello 0,4% registrato nel trimestre terminato a settembre.
L’economia britannica è cresciuta al tasso annuo dell’1,9% nel trimestre conclusosi a dicembre, in calo dal 2,1% del terzo trimestre, il minimo dall’inizio del 2013.
Il dollaro canadese, legato alle materie prime, ha trovato supporto poiché il prezzo del greggio si aggira intorno ai 32 dollari al barile dopo essere crollato sotto i 27 dollari al minimo di 12 anni la scorsa settimana. Il cambio USD/CAD scende dello 0,10% a 1,4085.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,78% a 0,7080 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,66% a 0,6473.
Stamane, la Reserve Bank of New Zealand lha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento al 2,50%, come previsto. Tuttavia, il Governatore della RBNZ Graeme Wheeler ha dichiarato che potrebbero essere necessari ulteriori tagli dei tassi.
Sempre questa mattina, Statistics New Zealand ha reso noto che il deficit commerciale si è ridotto a 53 milioni di dollari neozelandesi a dicembre dal dato rivisto di 799 milioni di dollari di novembre. Gli analisti avevano previsto che il deficit scendesse a 131 milioni di dollari neozelandesi il mese scorso.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,22% a 98,81.