Investing.com - Il dollaro mantiene i guadagni negli scambi di questo giovedì mattina in Europa, dopo che la Federal Reserve ha raffreddato l’entusiasmo per l’idea di un taglio dei tassi di interesse nell’immediato futuro.
Jerome Powell, Presidente della Fed, durante la conferenza stampa ha affermato che i funzionari non vedono “alcun motivo per un intervento in nessuna delle due direzioni”, aggiungendo che secondo lui la debolezza dell’inflazione e della domanda privata nel primo trimestre sarà temporanea.
I suoi commenti, in risposta alle insistenze da parte del Presidente Donald Trump per avere tassi più bassi, hanno scatenato un selloff dei Buoni del Tesoro e dei titoli azionari USA, facendo invertire oltre un terzo del calo del dollaro segnato nei tre giorni precedenti.
Alle 03:00 ET (07:00 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 97,428, su di quasi lo 0,5% rispetto a prima dei commenti di Powell.
La ripresa del dollaro è stata limitata da altri dati che suggeriscono indizi di debolezza dell’economia. L’indice manifatturiero dell’Institute for Supply Management sul mese di aprile è sceso più del previsto ieri, mentre l’indice dei direttori acquisti di Chicago aveva visto un calo martedì. In compenso, l’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board è salito più del previsto.
“Resta il rischio che un taglio a medio termine possa essere necessario per supportare l’economia, considerato il dissolvimento più rapido del previsto del vento a favore dello stimolo del taglio dei tassi”, ha spiegato Sophia Ferguson, direttrice senior di portafoglio di State Street (NYSE:STT) Global Advisors, aggiungendo che il mercato ha “ragione” nell’aspettarsi un taglio di 25 punti base quest’anno. Ciononostante, riconosce che “una significativa revisione al ribasso delle previsioni economiche è necessaria per giustificare il cammino scelto”.
Il vertice della Fed sarà seguito oggi da quello della Commissione di Politica Monetaria della Banca d’Inghilterra. Sebbene sia ampiamente previsto che la BoE lasci i tassi invariati, gli analisti affermano che la sua dichiarazione potrebbe essere intesa a preparare i mercati ad un aumento dei tassi di interesse nel corso dell’anno, soprattutto se dovesse ridursi l’incertezza per la Brexit.
Sul breve termine, però, quest’incertezza è ancora alta. Il Partito Conservatore del Primo Ministro Theresa May dovrebbe vedere delle pesanti sconfitte nelle elezioni locali di oggi, il che aumenterà le pressioni su di lei affinché abbandoni la sua strategia di cercare un accordo trans-partitico sulla Brexit, probabilmente nella forma di un’unione doganale con l’UE.
La sterlina segna il massimo di quasi un mese contro l’euro nei primi scambi, sulla scia dei dati tedeschi sulle vendite al dettaglio più deboli del previsto a marzo. Una serie di report sugli indici PMI per il settore manifatturiero ed edile potrebbero far cambiare la situazione.
Intanto, il dollaro sale contro lo yen ma scende contro aussie e kiwi.