Investing.com - Il dollaro mantiene i guadagni contro le altre principali valute questo martedì, anche dopo i dati che hanno mostrato un aumento del deficit commerciale USA a febbraio, mentre gli investitori attendono i verbali di domani del vertice di politica monetaria di marzo della Federal Reserve.
La coppia USD/JPY scende dello 0,75% al minimo di 17 mesi di 110,50.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il deficit commerciale è salito a 47,06 miliardi di dollari a febbraio dai 45,88 miliardi di dollari di gennaio, dato rivisto da un deficit precedentemente riportato di 45,7 miliardi di dollari. Gli analisti avevano previsto che il deficit commerciale USA salisse a 46,2 miliardi di dollari a febbraio.
Il dollaro resta sotto pressione inoltre dopo che il report positivo sull’occupazione USA di venerdì non ha modificato le aspettative di un approccio cauto sull’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed.
Intanto, lo yen, tradizionale valuta rifugio, è stato incoraggiato dalla notizia che il prezzo del greggio è sceso per la terza seduta consecutiva, segnando il minimo di un mese.
Visto il rialzo dello yen, i traders si chiedono quanto ancora potrà rafforzarsi la valuta prima che i funzionari nipponici intervengano per indebolirla.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,11% a 1,1377.
I dati di questa mattina hanno rivelato che l’attività del settore dei servizi nella zona euro è diminuita a marzo.
L’indice dei direttori acquisti sul settore dei servizi è infatti sceso a 53,1 a marzo da 53,3 di febbraio, meno della stima preliminare di 54,0.
Il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,50% a 1,4189, ma scende contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,21% a 0,9569.
Nel Regno Unito, il report dell’agenzia di ricerche di mercato Markit ha rivelato che l’indice PMI sul settore dei servizi è salito a 53,7 il mese scorso da 52,7 di febbraio, la lettura vicina al minimo di tre anni. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 53,7 a marzo.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,84% a 0,7542 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,83% a 0,6776.
Come previsto, questa mattina, la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,00%, ma ha annunciato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi in futuro.
Sempre questa mattina, dai dati ufficiali è emerso che il deficit commerciale australiano è salito a 3,410 miliardi di dollari australiani a febbraio da un dato rivisto al rialzo di 3,156 miliardi di gennaio. Gli analisti avevano previsto una riduzione a 2,600 miliardi di dollari a febbraio.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,83% a 1,3194, dopo i dati che hanno rivelato che il deficit commerciale canadese è salito a 1,91 miliardi di dollari canadesi a febbraio dagli 0,63 miliardi di gennaio, dato rivisto da una stima precedente pari a 0,66 miliardi di dollari canadesi.
Gli analisti avevano previsto che il deficit commerciale salisse a 0,90 miliardi di dollari canadesi a febbraio.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,12% a 94,71, ancora vicino al minimo di cinque mesi e mezzo di 94,30 segnato la scorsa settimana.