Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al massimo di una settimana contro le altre principali valute questo mercoledì, gli investitori sono in attesa dei verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
Il biglietto verde rimane supportato contro le altre principali valute nonostante i timori per il deficit USA. Il deficit degli Stati Uniti dovrebbe schizzare a quasi mille miliardi di dollari nel 2019 in seguito all’annuncio della spesa per le infrastrutture e dei grossi sgravi fiscali per le aziende.
Sul dollaro di recente pesano le prospettive di un inasprimento più veloce della politica monetaria al di fuori degli Stati Uniti, evento che ridurrebbe le differenze tra la politica monetaria della Fed e quella delle altre banche centrali.
I trader attendono i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve, previsti per domani, per avere indicazioni sui futuri aumenti dei tassi.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,10% a 89,74 alle 05:15 ET (09:15 GMT), il massimo dal 14 febbraio.
Invariato l’euro, con la coppia EUR/USD a 1,2328, mentre il cambio GBP/USD scende dello 0,34% a 1,3948.
I dati di questa mattina mostrano che l’attività del settore privato nella zona euro è rallentata ma è rimasta solida a febbraio.
Nel Regno Unito, invece, il tasso di disoccupazione è salito dal minimo di oltre quattro decenni a dicembre, mentre l’indice sui compensi medi è aumentato in linea con le previsioni.
Lo yen scende, con il cambio USD/JPY su dello 0,19% a 107,52 e la coppia USD/CHF è stabile a 0,9370.
Il dollaro australiano è debole, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,38% a 0,7853, mentre il cambio NZD/USD è pressoché invariato a 0,7343.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,11% a 1,2662.