Investing.com - Il dollaro continua ad oscillare vicino al minimo di una settimana contro le altre principali valute questo mercoledì, il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile in vista della pubblicazione degli attesissimi dati sull’inflazione USA nel corso della giornata.
Gli investitori si concentreranno report sull’indice sui prezzi al consumo USA di oggi per avere maggiori indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 89,58 alle 05:20 ET (09:20 GMT), il minimo dal 6 febbraio.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,33% al minimo di 15 mesi di 107,46 tra le crescenti aspettative che la Banca del Giappone possa seguire l’esempio della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea di normalizzare la politica monetaria nonostante la banca nipponica abbia affermato il contrario.
Il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, è stabile, con la coppia USD/CHF a 0,9342.
Invariato anche l’euro, con la coppia EUR/USD a 1,2351, mentre il cambio GBP/USD scende dello 0,14% a 1,3869.
Nel report preliminare dell’Eurostat si legge che il prodotto interno lordo della zona euro è cresciuto dello 0,6% nel quarto trimestre, in linea con le previsioni. Su base annua, l’economia ha visto una crescita del 2,7%, come previsto.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono positivi, con la coppia AUD/USD su dello 0,11% a 0,7867 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,58% a 0,7315.
Questa mattina, la Reserve Bank of New Zealand ha reso noto che le aspettative sull’inflazione sono salite al 2,1% dal 2,0% del primo trimestre.
In Australia, l’indice Westpac sul sentimento dei consumatori è sceso al 2,3% a febbraio dopo l’aumento dell’1,8% del mese prima.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,11% a 1,2578.