Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al minimo di quattro mesi contro le altre principali valute questo venerdì, i report economici USA deludenti di ieri continuano a pesare e gli investitori attendono la pubblicazione dei dati statunitensi sulle vendite al dettaglio e l’inflazione previsti nel corso della giornata.
Il biglietto verde è andato sotto pressione sulla scia dei dati del Dipartimento per il Lavoro USA di ieri che hanno rivelato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite a 261.000 unità la scorsa settimana, deludendo le attese di un calo a 246.000 unità.
Un secondo report ha rivelato che l’indice sui prezzi alla produzione è sceso dello 0,1% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
Il dollaro aveva guadagnato terreno in precedenza quando il regolatore forex cinese ha dichiarato che la notizia circa la possibilità che Pechino possa rallentare o interrompere gli acquisti di bond USA potrebbe essere basata su informazioni errate ed essere una “bufala”.
Questa settimana, infatti, Bloomberg ha riportato che i funzionari cinesi che stanno procedendo alla revisione delle proprietà forex avrebbero raccomandato di rallentare o interrompere gli acquisti di bond USA. La Cina è il principale acquirente estero di bond governativi USA.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 91,58 alle 02:05 ET (06:05 GMT).
L’euro è in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,17% a 1,2052, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 1,3547.
Lo yen e il franco svizzero sono pressoché invariati, con la coppia USD/JPY a 111,31 e il cambio USD/CHF a 0,9757.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,09% a 0,7885 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,14% a 0,7251.
Dai dati ufficiali di questa mattina è emerso che le esportazioni cinesi sono aumentate più del previsto a dicembre, segnando +10,9%, mentre le esportazioni sono salite di solo il 4,5% rispetto all’incremento del 13,0% stimato.
La Cina è il principale partner delle esportazioni per l’Australia ed il secondo per la Nuova Zelanda.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,12% a 1,2535.