Investing.com - Il dollaro recupera le perdite contro le altre principali valute questo mercoledì, e si riavvicina al massimo di sette mese dopo i dati misti sul settore immobiliare USA.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,08% a 1,0970, vicino al minimo di due mesi di 1,0961 toccato ieri.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che le nuove costruzioni sono inaspettatamente crollate del 9,0% ad un dato destagionalizzato di 1,047 milioni di unità il mese scorso dal totale agosto di 1,150 milioni di unità, una revisione al rialzo dal dato iniziale di 1,142 milioni di unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento del 2,5% a 1,175 milioni di unità ad agosto.
Intanto, il numero delle concessioni edilizie è salito del 6,3% ad un dato destagionalizzato di 1,225 milioni di unità a settembre, dal dato di agosto di 1,152 milioni di unità. Gli economisti avevano previsto un incremento dello 0,9%, a 1,165 milioni di unità a settembre.
La coppia GBP/USD è stabile a 1,2293, dopo che l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,9% nel trimestre da giugno ad agosto, al minimo di quasi 11 anni.
Il numero delle richieste di disoccupazione è salito di un dato destagionalizzato di 700 unità a 776.400 a settembre.
Intanto, l’indice della retribuzione media, compresi i bonus, è rimasto stabile.
I dati sull’occupazione fanno seguito a quelli di ieri che hanno mostrato che il costo della vita nel Regno Unito è salito al ritmo più veloce degli ultimi 22 mesi a settembre.
Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,43% a 103,39, mentre la coppia USD/CHF è stabile a 0,9893.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,14% a 0,7677, ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,15% a 0,7201.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,23% a 1,3082.
Il loonie è stato supportato dall’aumento del prezzo del greggio questa mattina, mentre i traders attendono le trattative tra i produttori OPEC e gli altri principali esportatori mirate ad una stabilizzazione del mercato globale del greggio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 97,88, staccandosi dal minimo di 97,65 toccato precedentemente.