Investing.com - Il dollaro resta vicino al minimo di tre mesi contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo martedì, gli investitori rimangono cauti nel primo giorno di scambi del 2018.
Il dollaro si è indebolito nel 2017, con l’economia globale che ha ripreso slancio alimentando le aspettative di inasprimenti della politica monetaria in altri paesi, il che farebbe diminuire le differenze tra la politica della Federal Reserve e quella delle altre banche centrali.
Gli osservatori dei mercati attendono i verbali di domani del vertice di dicembre della Fed per avere maggiori indicazioni sull’andamento della politica monetaria, nonché il report sull’occupazione non agricola USA previsto per venerdì.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,46% a 91,57 alle 05:15 ET (09:15 GMT), il minimo dal 22 settembre.
L’euro e la sterlina restano in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,49% a 1,2064, il massimo dall’8 settembre, non lontano dal massimo di due anni e mezzo di 1,2091 segnato quel giorno, ed il cambio GBP/USD che sale dello 0,32% a 1,3546.
I dati di stamane mostrano che l’attività del settore manifatturiero britannico è rallentata a dicembre, ma ha continuato a crescere ad un tasso solido.
Anche lo yen e il franco svizzero, tradizionali valute rifugio, sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,37% a 112,26 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,37% a 0,9713.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,35% a 0,7832 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,14% a 0,7116.
Dai dati di questa mattina è emerso che l’indice dei direttori acquisti di Caixing sul settore manifatturiero cinese è salito a 51,5 il mese scorso da 50,8 di novembre, superando le attese di un calo a 50,6.
La Cina è il principale partner delle esportazioni per l’Australia ed il secondo per la Nuova Zelanda.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,10% a 1,2538.