Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute questo lunedì, supportato ancora dalle speranze di un aumento dei tassi e di una riforma fiscale negli Stati Uniti entro fine anno, mentre i timori politici in Spagna pesano sulla domanda dell’euro.
Il dollaro resta sostenuto da quando la scorsa settimana la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha indicato che la banca centrale ha intenzione di alzare i tassi per la terza volta quest’anno.
Il dollaro è stato incoraggiato inoltre dalle speranze di una riforma fiscale negli USA dopo che il governo Trump mercoledì scorso ha presentato la proposta per la sostituzione del piano fiscale.
La coppia EUR/USD scende dello 0,62% a 1,1745 sulla scia del voto sull’indipendenza catalana nel contestato referendum di ieri finito in scontri violenti quando la polizia ha fatto irruzione nei seggi, ferendo centinaia di persone.
Nonostante le misure della polizia spagnola per interrompere il referendum, dichiarato incostituzionale da Madrid, il governo catalano ha reso noto che il 90% degli elettori ha votato a favore dell’indipendenza, con un’affluenza del 42%.
Il governo catalano ha dato la colpa a Madrid per gli scontri di ieri ed ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea.
Anche la sterlina scende, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,62% a 1,3313, il minimo dal 14 settembre, in seguito ai dati che hanno mostrato che il settore manifatturiero britannico ha continuato a crescere a settembre, seppure ad un tasso più lento.
Lo yen e il franco svizzero sono in calo, con la coppia USD/JPY su dello 0,28% a 112,82 e il cambio USD/CHF in salita dello 0,33% a 0,9716.
In Giappone, i dati di questa mattina hanno rivelato che la fiducia dei manifatturieri è salita al massimo di dieci anni a settembre, grazie allo yen debole ed all’aumento della domanda globale.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,32% a 0,7810 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,59% a 0,7186.
Il cambio USD/CAD, intanto, sale dello 0,35% a 1,2511, poco meno del massimo di quattro settimane di venerdì di 1,2530.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,52% a 93,38 alle 05:20 ET (09:20 GMT) restando vicino al massimo di un mese di giovedì di 93,50.