Investing.com - Il dollaro resta al ribasso contro le altre principali valute questo martedì, l’attenzione degli investitori è rivolta all’imminente vertice di politica monetaria della Federal Reserve che avrà inizio nel corso della giornata.
La Fed dovrebbe alzare i tassi di interesse in occasione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria che si concluderanno domani e sono previsti due inasprimenti per il prossimo anno, ma i timori per l’inflazione debole potrebbero pesare sulle prospettive per il 2018.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,13% a 93,82 alle 05:15 ET (09:15 GMT).
Questa settimana sono previsti anche i vertici della Banca d’Inghilterra e della Banca Centrale Europea, che dovrebbero lasciare invariati i tassi.
L’euro è in lieve rialzo, con la coppia EUR/USD su dello 0,08% a 1,1777, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 1,3331.
I dati di questa mattina hanno rivelato che il sentimento economico tedesco è inaspettatamente sceso a dicembre, mentre in un secondo report si legge che l’indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito ha segnato un nuovo massimo di cinque anni il mese scorso.
Lo yen e il franco svizzero, tradizionali valute rifugio, sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,10% a 113,44 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,19% a 0,9896.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,53% a 0,7566 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,55% a 0,6950.
Il “kiwi” è stato spinto dalla notizia della nomina di Adrian Orr, ex funzionario della banca centrale, come capo della Reserve Bank of New Zealand a partire dal marzo 2018.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,21% a 1,2830.