Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute questo mercoledì, oscillando vicino al massimo di tre settimane mentre gli investitori attendono i dati sulle vendite di case nuove negli Stati Uniti, previsti nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,20% a 111,89.
La richiesta dello yen, tradizionale valuta rifugio, resta supportata dal momento che il prezzo del greggio è sceso sotto i 31 dollari al barile questa mattina, dopo le dichiarazioni del ministro del petrolio saudita secondo cui il taglio della produzione “non avverrà”.
Anche l’Iran ha dichiarato di non essere interessato a congelare la produzione dopo la cancellazione delle sanzioni, definendo la proposta della scorsa settimana da parte della Russia e dell’Arabia Saudita per un congelamento della produzione “ridicola”.
Intanto, persiste l’incertezza sui futuri aumenti dei tassi di interesse USA dopo le parole del vice presidente della Federal Reserve Stanley Fischer secondo cui i funzionari della banca “semplicemente non sanno” ancora cosa verrà deciso in occasione del vertice di marzo. Intervenendo durante una conferenza a Houston, Fischer ha aggiunto che è ancora troppo presto per valutare l’impatto della volatilità dei mercati.
Il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD in calo dello 0,80% a 1,3909, scendendo sotto gli 1,40 dollari per la prima volta dal marzo del 2009.
La sterlina resta sotto pressione nei timori per l’impatto sull’economia se l’esito del referendum del 23 giugno dovesse portare alla cosiddetta “Brexit”.
La sterlina è crollata del 2,9% questa settimana dopo le dichiarazioni di molti membri del partito Conservatore del Primo Ministro David Cameron, tra cui il sindaco di Londra Boris Johnson, che si sono detti a favore di un’uscita dall’UE.
Il dollaro sale anche contro l’euro, con la coppia EUR/USD giù dello 0,32% a 1,0983.
La moneta unica si è indebolita questa settimana in un clima di apprensione per le conseguenze della “Brexit” per la zona euro.
Intanto, il cambio USD/CHF sale dello 0,22% a 0,9935.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,53% a 0,7165 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,57% a 0,6607.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,37% a 1,3842.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,35% a 97,80, il massimo dal 3 febbraio.