Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute questo mercoledì, gli investitori attendono i verbali del vertice di politica monetaria di marzo della Federal Reserve previsti nel corso della giornata.
La coppia USD/JPY è pressoché invariata a 110,38, non lontano dal minimo degli ultimi 17 mesi di 109,94 segnato ieri.
Il biglietto verde ha trovato supporto quando l’Institute of Supply Management ieri ha reso noto che l’indice dei direttori acquisti per il settore non manifatturiero è salito a 54,5 il mese scorso da 53,4 di febbraio.
Tuttavia i guadagni restano limitati poiché dai dati è emerso anche che il deficit commerciale USA è salito a 47,06 miliardi di dollari a febbraio dai 45,88 miliardi di dollari di gennaio.
Gli operatori dei mercati attendono i verbali del vertice di marzo della Fed, previsti nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sul futuro andamento dei tassi di interesse.
Intanto lo yen resta supportato dopo le dichiarazioni rilasciate ieri in un’intervista con il Wall Street Journal dal Primo Ministro nipponico Shinzo Abe, secondo cui le nazioni dovrebbero evitare di indebolire le proprie valute con “interventi arbitrari”.
Visto il rialzo dello yen, i traders si chiedono quanto ancora potrà rafforzarsi la valuta prima che i funzionari nipponici intervengano per indebolirla.
Ieri il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato di essere pronto ad intervenire in fretta per sostenere le misure di stimolo se necessario.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,34% a 1,1344.
Nella zona euro, stamane i dati hanno rivelato che la produzione industriale tedesca ha visto una riduzione dello 0,5% a febbraio, meno del crollo dell’1,8% previsto dagli economisti.
Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,93% a 1,4030 ed il cambio USD/CHF su dello 0,38% a 0,9598.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7544, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,29% a 0,6786.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,12% a 1,3153.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,35% a 94,95, staccandosi dal minimo di cinque mesi e mezzo di 94,30 segnato la scorsa settimana.