Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo venerdì, mentre sull’euro continuano a pesare i dati deludenti della zona euro e l’aumento del prezzo del greggio supporta il sentimento dei mercati.
Il sentimento dei mercati è stato infatti incoraggiato dal prezzo del greggio, che resta vicino al massimo di cinque mesi quest’oggi.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,27% a 1,1258.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice composito flash della produzione nella zona euro, che comprende sia l’attività del settore manifatturiero che quella del settore dei servizi, è sceso da 53,1 di marzo a 53,0 di aprile, meno della lettura di 53,2 prevista.
Secondo Markit, inoltre, l’l’indice PMI per il settore manifatturiero tedesco è salito a 51,9 ad aprile da 50,7 del mese precedente, mentre l’indice PMI per il settore dei servizi è sceso a 54,9 da 55,1.
In Francia, l’indice PMI per il settore manifatturiero ha visto un calo a 48,3 ad aprile da 49,6 del mese precedente, mentre l’indice PMI per il settore dei servizi è salito a 50,8 da 49,9.
Il cambio USD/JPY schizza dell’1,34% a 110,93.
Lo yen si è indebolito dopo la notizia secondo cui la Banca del Giappone potrebbe applicare i tassi di interesse negativi al programma di prestiti alle banche.
Intanto, il dollaro scende contro la sterlina, con la coppia GBP/USD su dello 0,40% a 1,4381 e resta in salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF su dello 0,16% a 0,9767.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7732, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,39% a 0,6883.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,48% a 1,2672 dopo i dati di Statistics Canada secondo cui le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% a febbraio, contro le aspettative di un calo dello 0,8% e dopo la revisione al ribasso di un incremento del 2,0% del mese precedente.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono aumentate dello 0,2% a febbraio, rispetto al calo dello 0,5% previsto.
In un secondo report si legge che l’indice dei prezzi al consumo in Canada è salito dello 0,6% a marzo, come previsto. Su base annua, i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,3%, al di sopra dell’1,2% stimato.
L’indice IPC core, che esclude gli otto elementi più volatili è salito dello 0,7% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,25% a 94,86, il massimo dal 15 aprile.