Investing.com - Il dollaro riduce i guadagni contro le altre principali valute questo venerdì, ma le aspettative di molti aumenti dei tassi di interesse USA quest’anno continuano a supportare la domanda del biglietto verde.
Il biglietto verde resta supportato dopo i verbali del vertice di politica monetaria della Federal Reserve di gennaio in cui si legge che i funzionari della banca centrale considerano il miglioramento della crescita economica e l’aumento dell’inflazione una ragione per continuare ad alzare i tassi di interesse in modo graduale.
Sul dollaro di recente pesano le prospettive di un inasprimento più veloce della politica monetaria al di fuori degli Stati Uniti, evento che ridurrebbe le differenze tra la politica monetaria della Fed e quella delle altre banche centrali.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,18% a 89,82 alle 08:13 ET (12:13 GMT), dopo aver toccato il massimo di una settimana e mezzo di 90,17 ieri.
L’euro rimane in calo, con la coppia EUR/USD giù dello 0,26% a 1,2298, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,23% a 1,3986.
I dati ufficiali di questa mattina mostrano che l’inflazione dei prezzi al consumo nella zona euro è salita dell’1,3% su base annua a gennaio, in linea con le previsioni.
Su base mensile, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,9% il mese scorso, come previsto.
Lo yen è stabile, con la coppia USD/JPY a 106,74, mentre il cambio USD/CHF sale dello 0,31% a 0,9355.
Il dollaro australiano e quello neozelandese scendono, con la coppia AUD/USD giù dello 0,28% a 0,7823 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,69% a 0,7291.
Intanto, la coppia USD/CAD resta stabile a 1,2696.