Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo lunedì, segnando un nuovo massimo di tre settimane, supportato ancora dai dati positivi di venerdì sulla crescita economica statunitense, mentre gli investitori attendono i dati USA previsti nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,81% a 113,08, staccandosi dal massimo di una settimana di 114,00 registrato venerdì.
La richiesta dello yen come valuta rifugio continua ad essere supportata dopo la decisione della Cina di indebolire la valuta del paese e di aumentare la liquidità sui mercati, scatenando i timori per le prospettive della seconda economia mondiale.
Lo yen ha trovato supporto inoltre poiché il vertice del G20 si è concluso senza misure concrete per ridare slancio all’economia globale dopo un inizio anno piuttosto difficoltoso.
Intanto, il biglietto verde è stato incoraggiato dai dati di venerdì hanno mostrato che, sebbene l’economia statunitense abbia visto un rallentamento nel quarto trimestre, il tasso di crescita non è stato così basso come inizialmente stimato.
Altri report, che hanno mostrato un aumento delle spese dei consumatori e dell’inflazione a gennaio, fanno sperare in una ripresa dell’economia statunitense.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,38% a 1,0890.
I dati di questa mattina hanno rivelato che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è sceso dello 0,2% questo mese, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,1% e dopo l’incremento dello 0,3% a gennaio.
Si tratta della prima lettura negativa da settembre, quando i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1%, ed è ben al di sotto dell’obiettivo della Banca Centrale Europea di poco meno del 2,0%.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento dello 0,7% a febbraio, meno dello 0,9% previsto ed in calo dall’1,0% del mese precedente.
Il dollaro è in salita contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,15% al minimo di sette anni di 1,3857 ed il cambio USD/CHF su dello 0,47% a 1,0014.
Stamane i dati hanno mostrato che il netto dei prestiti ai privati nel Regno Unito è salito a 5,3 miliardi di sterline a gennaio, ben al di sopra dei 5,2 miliardi previsti. Il netto dei prestiti ai privati è salito di 4,3 miliardi di sterline a dicembre, dato rivisto da una stima iniziale pari a 4,4 miliardi di sterline.
La sterlina resta sotto pressione in un clima di apprensione per il futuro del Regno Unito all’interno dell’Unione Europea.
In Svizzera, dai dati è emerso che il barometro economico KOF è salito a 102,4 a febbraio da 100,4 di gennaio, dato rivisto da una stima precedente di 100,3. Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 98,8.
Il dollaro australiano guadagna terreno, con la coppia AUD/USD su dello 0,10% a 0,7134, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,80% a 0,6580.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,37% a 1,3562.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,18% al massimo di tre settimane di 98,31.