Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo venerdì, gli investitori hanno bloccato i profitti dopo l’impennata che ha portato il biglietto verde al massimo di tre settimane sulla scia dei dati positivi statunitensi e delle aspettative di ulteriori misure di stimolo da parte della Banca Centrale Europea.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,20% a 120,45, dopo aver segnato il massimo di un mese di 120,99 durante la notte.
Il biglietto verde è stato incoraggiato dai dati di ieri del Dipartimento per il Lavoro USA che hanno mostrato un aumento di 3.000 unità del numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 17 ottobre a 259.000, dalle 256.000 unità della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 9.000 unità a 265.000.
Inoltre, secondo l’Associazione degli Immobiliaristi statunitensi, le vendite di case esistenti sono aumentate del 4,7% a 5,55 milioni di unità il mese scorso, dai 5,30 milioni di agosto.
Gli analisti avevano previsto un aumento dell’1,4% a 5,38 milioni di unità a settembre.
La coppia EUR/USD sale dello 0,18% a 1,1124, staccandosi dal minimo di due mesi di 1,1075 segnato nella notte.
Sulla moneta unica pesano le parole del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che ha dichiarato che la BCE dovrà “riesaminare” la politica monetaria a dicembre, lasciando intendere la possibilità di ulteriori misure di allentamento.
Durante la conferenza stampa mensile della BCE, Draghi ha affermato che il programma di allentamento monetario andrà avanti fino al 2016 ma potrebbe essere prolungato se necessario.
Questa mattina il gruppo di ricerche di mercato Markit ha reso noto che l’indice preliminare dei direttori acquisti per il settore manifatturiero tedesco è sceso a 51,6 questo mese da 52,3 di settembre, mentre l’indice PMI dei servizi è salito a 55,2 da 54,1.
In Francia, l’indice preliminare PMI per il settore manifatturiero è risultato pari a 50,7 ad ottobre da 50,6 del mese precedente, secondo Markit, mentre l’indice PMI dei servizi è salito a 52,3 da 51,9.
Markit ha dichiarato inoltre che l’indice PMI composito della zona euro, che comprende l’attività del settore manifatturiero e di quello dei servizi, è salito a 54,0 ad ottobre da 53,6 del mese precedente.
Intanto, il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,5405, ed in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,08% a 0,9725.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD che sale dello 0,95% a 0,7276 ed il cambio NZD/USD su dello 0,38% a 0,6820.
Intanto, il cambio USD/CAD è stabile a 1,3084.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,10% a 96,34 staccandosi dal massimo di tre settimane di 96,65 segnato durante la notte.