Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, ma resta vicino al massimo di due mesi, supportato dalle aspettative di un aumento dei tassi statunitensi a giugno.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,15% a 110,15, non lontano dal massimo di tre settimane e mezzo di 110,58 segnato la scorsa settimana.
Il dollaro resta sostenuto dai dati di ieri che hanno mostrato che le vendite di case nuove USA sono schizzate al massimo dall’inizio del 2008 ad aprile.
Il Dipartimento per il Commercio ha reso noto infatti che le vendite di case nuove sono rimbalzate del 16,6% ad un tasso annuo di 619.000 unità il mese scorso.
I dati hanno fanno sperare che la Fed possa alzare presto i tassi di interesse dopo i verbali del vertice di aprile della banca centrale da cui è emersa la possibilità di un aumento dei tassi se l’economia dovesse continuare a migliorare.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1149, staccandosi dal minimo di due mesi di 1,1132 segnato nella seduta precedente.
L’euro ha guadagnato terreno dopo la notizia che la Grecia ed i suoi creditori hanno raggiunto un accordo per sbloccare la tranche di aiuti da 10 miliardi di euro e lavorare su una ristrutturazione del debito; l’accordo ha ridotto i timori per una nuova crisi del debito della zona euro.
Sempre oggi, il report dell’Istituto di Ricerca Economica tedesco Ifo ha rivelato che l’Indice sulla Fiducia delle Imprese è salito al massimo di cinque mesi di 107,7 questo mese, dalla lettura di 106,6 di aprile, superando la lettura di 106,8 prevista.
Il dollaro scende contro la sterlina ed il franco svizzero, con la coppia GBP/USD su dello 0,39% a 1,4693 ed il cambio USD/CHF in calo dello 0,25% a 0,9909.
La sterlina ha trovato supporto mentre sembra ridursi l’incertezza per l’imminente referendum con cui il Regno Unito sceglierà se continuare a far parte o meno dell’Unione Europea.
Il dollaro australiano e quello neozelandese restano in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,33% a 0,7205 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,33% a 0,6760.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,14% a 1,3108, non lontano dal massimo di sei settimane di 1,3187 segnato ieri.
Le valute legate all’oro nero si sono rafforzate grazie all’impennata del prezzo del greggio da quando ieri l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte statunitensi sono scese di 5,1 milioni di barili a 536,8 milioni la scorsa settimana.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 95,50, poco meno del massimo di due mesi 95,66 registrato ieri.