Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo venerdì, staccandosi dal massimo di una settimana sulla scia della notizia di possibili cambiamenti tra i dipendenti della Casa Bianca, notizia che ha scatenato nuovi timori per il trambusto politico USA.
Il biglietto verde si è indebolito quando il Washington Post ha riportato ieri che il Presidente USA Donald Trump avrebbe deciso di sostituire il consigliere per la sicurezza nazionale H.R. McMaster.
I mercati erano già in fermento in seguito alla decisione di martedì del Presidente di licenziare il Segretario di Stato Rex Tillerson.
Oltre ai timori per la politica statunitense, si riaffaccia l’ansia per una possibile guerra commerciale: questa settimana il Donald Trump ha annunciato di voler imporre dazi su 60 miliardi di dollari di importazioni cinesi, in particolare quelle dei settori della tecnologia e delle telecomunicazioni.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,13% a 90,02 alle 03:00 ET (07:00 GMT), poco meno del massimo di una settimana di 90,17 registrato nella notte.
L’euro e la sterlina sono in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,11% a 1,2319, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,08% a 1,3947.
Anche lo yen e il franco svizzero sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,37% a 105,95 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,20% a 0,9495.
Stabile il dollaro australiano, con la coppia AUD/USD a 0,7801, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,33% a 0,7253.
Intanto, la coppia USD/CAD è pressoché invariata a 1,3055.