Investing.com - Il dollaro è in salita contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, dopo il rilascio dei dati USA sugli ordinativi di beni durevoli che ha alimentato l’ottimismo sulla forza dell’economia e le aspettative di un aumento dei tassi USA per il prossimo mese.
Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che il totale degli ordinativi di beni durevoli, che include la categoria dei mezzi di trasporto, è schizzato del 4,8% il mese scorso, contro l’aumento dell’1,5% atteso dagli analisti.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile dei mezzi di trasporto, sono inaspettatamente saliti dell’1% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
Meno positivi i dati del Dipartimento per il Lavoro che hanno mostrato che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 19 novembre è salito di 18.000 unità a 251.000 unità dal totale rivisto di 233.000 la scorsa settimana (inizialmente 235.000). Gli analisti avevano previsto un aumento di 15.000 unità a 250.000 la scorsa settimana.
Il dollaro è supportato dalle aspettative che le promesse di Trump di un aumento della spesa pubblica, di un taglio delle tasse possano portare ad una ripresa della crescita economica e dell’inflazione.
Una crescita più veloce e l’inflazione più alta spingerebbero la Fed ad inasprire la politica monetaria prima del previsto.
L’indice del dollaro USA è stato sostenuto inoltre dalla quasi certezza sui mercati di un aumento dei tassi da parte della banca centrale statunitense durante il vertice del 13-14 dicembre.
La presidente della Fed Janet Yellen lo scorso giovedì ha dichiarato che un aumento dei tassi “potrebbe rendersi necessario relativamente presto”.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,50% a 1,0571.
Nel report del gruppo di ricerche Markit si legge che l’indice composito dei direttori acquisiti della zona euro, che indica l’attività del settore dei servizi e di quello manifatturiero, è salito a 54,1 a novembre, dalla lettura del mese precedente di 53,3 superando le previsioni di una lettura invariata.
L’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero tedesco è sceso a 54,9 questo mese dal 54,3 di ottobre, mentre l’PMI dei servizi è salito al massimo di sei mesi di 55,0 da 54,2.
Secondo Markit, inoltre, l’indice PMI per il settore manifatturiero in Francia ha visto un calo a 51,5 a novembre da 51,8 del mese precedente, mentre l’indice PMI dei servizi in Francia è salito al massimo di due mesi di 52,6 da 51,4.
Intanto, la coppia GBP/USD scende dello 0,42% a 1,2371.
La coppia USD/JPY è in salita dello 0,74% a 110,97, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,34% a 1,0148.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD in calo dello 0,18% a 0,7390, mentre il cambio NZD/USD è in calo dello 0,52% a 0,7025.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,49% al massimo di 14 anni a 101,59.