Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo lunedì, e si stacca dal massimo di sette mesi, in attesa dei dati USA nelle aspettative di un aumento dei tassi prima della fine del 2016.
Il biglietto verde si è rafforzato dopo i dati sulle vendite al dettaglio salite dello 0,6% a settembre, in linea con le aspettative. Le vendite al dettaglio di agosto sono scese dello 0,2%.
Un secondo report ha mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione è salito di un destagionalizzato 0,3% a settembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati positivi alimentano ulteriormente le aspettative verso un aumento dei tassi USA, dopo che i {news-431991||verbali del vertice di politica monetaria di settembre della Federal Reserve}}, rilasciati la scorsa settimana, hanno mostrato che secondo molti membri votanti della commissione di politica economica un aumento dei tassi sarà garantito "relativamente presto" se l’economia statunitense continuerà a rafforzarsi.
Gli investitori attendono i report di oggi sulla produzione industriale USA e sull’attività del settore manifatturiero nell’area di New York, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia.
La coppia EUR/USD sale dello 0,24% a 1,0998, staccandosi dal minimo di oltre due mesi di 1,0964 toccato nell’overnight.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è salito dello 0,4% a settembre, in linea con le aspettative. Su base annua, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% lo scorso mese.
Il cambio USD/JPY è stabile 104,10, vicino al massimo di oltre due mesi di 104,63.
Il cambio GBP/USD è in salita dello 0,09% a 1,2178, mentre la coppia USD/CHF scende dello 0,25% a 0,9880.
Il dollaro australiano è in calo, con il cambio AUD/USD giù dello 0,18% a 0,7603, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,51% a 0.7123.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,17% a 1,3162.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,15% a 97,93, staccandosi dal massimo di sette mesi di 98,15 toccato nell’overnight.