Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo mercoledì, gli investitori restano cauti in attesa della dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve prevista nel corso della giornata, tra i nuovi timori geopolitici.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,12% al massimo di una settimana di 1,2010.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile mentre cresce l’attesa per l’esito del vertice di politica monetaria mensile della Fed.
La banca centrale USA dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse ma potrebbe annunciare i piani per la riduzione del bilancio da 4,2 mila miliardi di dollari.
Lo yen e il franco svizzero, tradizionali valute rifugio, sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,21% a 111,35 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,24% a 0,9604.
I trader restano cauti inoltre per il potenziale aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord in seguito alle dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump.
Nel suo primo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ieri, Trump ha dichiarato che “gli Stati Uniti hanno molta forza e pazienza, ma se saranno costretti a difendere se stessi e gli alleati non resterà altra possibilità che quella di distruggere la Corea del Nord”.
La coppia GBP/USD va su dello 0,18% a 1,3525, staccandosi dal massimo di 15 mesi di lunedì di 1,3619.
Il dollaro neozelandese si rafforza, con il cambio NZD/USD in salita dello 0,77% al massimo di sei settimane di 0,7370 dopo i dati ufficiali di questa mattina secondo cui il surplus del conto corrente in Nuova Zelanda è passato ad un deficit di 620.000 dollari neozelandesi nel secondo trimestre da un surplus di 240.000 dollari del trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto un deficit pari a 880.000 dollari per lo scorso trimestre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,12% a 91,51 alle 02:15 ET (06:15 GMT), il minimo dall’11 settembre.