Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo giovedì, ma i guadagni resteranno limitati dalla cautela legata al destino della riforma fiscale USA.
Gli investitori restano concentrati sulla proposta di legge sulle tasse USA che si appresta ad essere votata dal Senato nel corso della settimana, nei timori per quanto potrebbe espandere il deficit federale.
Il biglietto verde ha trovato supporto dopo i dati di ieri secondo cui l’economia USA è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,17% a 93,38 alle 05:15 ET (09:15 GMT).
La coppia EUR/USD scende dello 0,21% a 1,1821, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,40% a 1,3461.
La moneta unica sembra non aver risentito dei dati che hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è salito al tasso annuo dell’1,5% a novembre, più dell’1,4% di ottobre.
Intanto, la sterlina resta supportata dopo che i diplomatici dell’Unione Europea hanno affermato che il Regno Unito si è “avvicinato” alle richieste UE sulla Brexit.
Lo yen e il franco svizzero sono in calo, con la coppia USD/JPY su dello 0,38% a 112,35 e il cambio USD/CHF in salita dello 0,15% a 0,9864.
Il dollaro australiano è pressoché invariato, con la coppia AUD/USD a 0,7566, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,70% a 0,6834.
Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha reso noto che le concessioni edilizie sono aumentate dello 0,9% ad ottobre, rispetto alle previsioni di un crollo dell’1,8%.
In Nuova Zelanda, dai dati è emerso che l’indice ANZ sulla fiducia delle imprese è crollato al minimo di otto anni di -39,3 a novembre da -10,1 del mese prima.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,21% a 1,2889.