Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in salita questo giovedì, dopo i dati USA migliori del previsto che hanno migliorato le previsioni per l’economia del principale consumatore mondiale di petrolio.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 93,73 dollari al barile, in salita dello 0,41%.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro USA ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana scorsa è salito a 361.000,
contro i 367.000 rivisti della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento a 370.000.
Un secondo report ha mostrato che il deficit commerciale degli USA è sceso a 42,9 miliardi a giugno, il minimo in 2 anni e mezzo, da un rivisto 48 miliardi dello scorso mese.
Il petrolio è rimasto supportato dal report dell’ U.S. Energy Information Administration che ha mostrato un calo delle scorte di petrolio e derivati.
L’ U.S. Energy Information Administration che ha dichiarato che le scorte di greggio sono scese di 3,7 milioni di barili nella settimana scorsa, molto più del previsto calo di 0,26 milioni di barili.
Le scorte di benzina sono scese di 1,8 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di olio per riscaldamento e diesel sono scesi di 0,7 milioni di barili, secondo l’EIA.
Le aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani sono scese, mentre gli investitori sono in attesa di ulteriori dettagli sul programma.
Intanto i prezzi sono sostenuti dalle preoccupazioni per la situazione in Medio Oriente e dai timori per un’eventuale interruzione delle forniture, in vista di interventi nel Mare del Nord.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,23%, a 112,39 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 18,66 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 93,73 dollari al barile, in salita dello 0,41%.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro USA ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana scorsa è salito a 361.000,
contro i 367.000 rivisti della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento a 370.000.
Un secondo report ha mostrato che il deficit commerciale degli USA è sceso a 42,9 miliardi a giugno, il minimo in 2 anni e mezzo, da un rivisto 48 miliardi dello scorso mese.
Il petrolio è rimasto supportato dal report dell’ U.S. Energy Information Administration che ha mostrato un calo delle scorte di petrolio e derivati.
L’ U.S. Energy Information Administration che ha dichiarato che le scorte di greggio sono scese di 3,7 milioni di barili nella settimana scorsa, molto più del previsto calo di 0,26 milioni di barili.
Le scorte di benzina sono scese di 1,8 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di olio per riscaldamento e diesel sono scesi di 0,7 milioni di barili, secondo l’EIA.
Le aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani sono scese, mentre gli investitori sono in attesa di ulteriori dettagli sul programma.
Intanto i prezzi sono sostenuti dalle preoccupazioni per la situazione in Medio Oriente e dai timori per un’eventuale interruzione delle forniture, in vista di interventi nel Mare del Nord.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,23%, a 112,39 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 18,66 dollari al barile.