Investing.com - Il dollaro sale al massimo di due settimane contro lo yen questo lunedì, dopo che il ministro delle finanze nipponico ha dichiarato che i funzionari sono pronti ad intervenire sul mercato monetario per bloccare l’apprezzamento dello yen se necessario.
Il cambio USD/JPY ha segnato il massimo di 107,95, il massimo dal 29 aprile per poi attestarsi a 107,88, in salita dello 0,71% sulla giornata.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,16% a 93,98, staccandosi dal minimo di 93,08 registrato venerdì.
Il dollaro continua a salire contro lo yen dopo le dichiarazioni di questa mattina del Ministro delle Finanze nipponico Taro Aso, che ha ribadito che i funzionari sono sempre pronti ad intervenire sul mercato monetario se le eccessive oscillazione della valuta dovessero pesare sul commercio o sulle politiche economiche e fiscali del paese.
Molti traders non si aspettano un intervento da parte dei funzionari in assenza di un supporto che giustifichi un indebolimento dello yen.
Il dollaro è sceso al minimo di 18 mesi di 105,05 contro lo yen la scorsa settimana ed il Tesoro USA ha aggiunto il Giappone alla lista dei paesi da monitorare per stabilire se il cambio resti vantaggioso per il commercio.
Nel report del Tesoro si legge che il mercato attuale del cambio dollaro-yen è “regolare” e viene ribadito che i tutti i paesi devono rispettare gli impegni del G20 e del G7 sulle politiche dei tassi di cambio, parole che sembrano rivolte in particolare al Giappone affinché limiti gli interventi sul mercato del forex.
Lo yen si è rafforzato da quando la Banca del Giappone ha deciso di non adottare nuove misure di stimolo in occasione del vertice di aprile, deludendo le attese di nuovi allentamenti.
Uno yen forte costituisce un ostacolo per i tentativi della BoJ di dare slancio alla crescita dei prezzi.
La richiesta del dollaro è stata sostenuta inoltre dalle parole di venerdì del Presidente della Fed di New York William Dudley secondo cui sarebbe ragionevole prevedere due aumenti dei tassi quest’anno, nonostante i dati che hanno mostrato che il tasso di aumento dell’occupazione USA ad aprile è stato il più lento degli ultimi sette anni.
Anche l’euro sale contro lo yen, con la coppia EUR/JPY su dello 0,65% a 122,93.
La moneta unica scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,08% a 1,1394.
Nella zona euro, i dati di questa mattina hanno mostrato che il sentimento di investitori ed analisti è migliorato a maggio, ma i timori per le prospettive economiche globali continuano a pesare.
L’indice Sentix sulla fiducia degli investitori è salito a 6,2 da 5,7 di aprile, contro le aspettative di una lettura di 6,1.
In un secondo report si legge che gli ordinativi alle fabbriche in Germania sono aumentati dell’1,9% a marzo, più del previsto e l’aumento maggiore da giugno, grazie all’incremento della domanda estera.