Investing.com - La sterlina è in calo questo lunedì, il Primo Ministro britannico Theresa May si prepara a presentare il suo piano B sulla Brexit, pensato per superare lo stallo in Parlamento tramite proposte che dovrebbero essere finalizzate ad ottenere maggiori concessioni da parte dell’Unione Europea.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,3% a 1,2833 alle 05:01 ET (10:01 GMT), mentre la coppia EUR/GBP sale dello 0,41% a 0,8859.
La sterlina è schizzata al massimo di due mesi di 1,3001 giovedì nell’ottimismo che il Regno Unito possa evitare una Brexit senza accordo, ma ha dovuto affrontare le prese di profitto venerdì.
May rilascerà una dichiarazione in Parlamento intorno alle 15:30 GMT, portando avanti una mozione sui prossimi passi che ha in mente, dopo che il suo piano di divorzio è stato bocciato con 402 voti contrari su 650 la scorsa settimana.
Durante la settimana i legislatori potranno proporre delle alternative. I piani saranno discussi il 29 gennaio e quando saranno votati si capirà se avranno l’appoggio della maggioranza.
I tentativi di trovare un’intesa con il Partito Laburista all’opposizione sono falliti, quindi May dovrebbe focalizzarsi sul convincere gli oltre 118 ribelli all’interno del suo stesso partito e il piccolo partito dell’Irlanda del Nord che supporta il suo governo nell’ottenere concessioni dall’UE.
A soli due mesi prima della scadenza del 29 marzo per la Brexit non c’è accordo all’interno del Parlamento britannico su come e persino se lasciare il principale blocco commerciale al mondo.
Varie fazioni di legislatori supportano un’ampia gamma di opzioni, che vanno dall’uscire senza accordo, al tenere un secondo referendum e al puntare ad un’unione doganale con l’UE.
Comprare la sterlina non è consigliabile per via dell’incertezza per la Brexit, ha affermato questo lunedì UBS Wealth Management, aggiungendo che contenere l’esposizione alla sterlina nei prossimi tre mesi rappresenta un modo per evitare la volatilità dei mercati.
Sebbene un’intesa sull’accordo possa portare la sterlina a ben 1,40 dollari, “nel caso di una Brexit sul filo del rasoio, un limite inferiore dovrebbe essere considerato intorno a 1,15 dollari, data la valutazione già bassa della sterlina”, si legge in una nota degli analisti di UBS.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters