ROMA, 30 giugno (Reuters) - Secondo i dati provvisori di Istat, a giugno l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,1% su base congiunturale ed è sceso dello 0,4% (quinto calo consecutivo) sullo stesso periodo dell'anno precedente.
Le attese, elaborate in un sondaggio Reuters, indicavano un aumento dello 0,3% su mese e un calo dello 0,2% tendenziale.
L'indice armonizzato Ipca a giugno è salito dello 0,1% su mese (consensus +0,2%) ed è sceso dello 0,3% tendenziale (consensus -0,2%).
L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,2% (da -0,3% di maggio).
"La lieve accentuazione della flessione su base annua dell’indice generale è principalmente da attribuire al rallentamento della crescita dei prezzi degli Altri beni (+0,4%, era +0,7% il mese precedente), che includono beni durevoli, semidurevoli e non durevoli, solo in parte compensato dal ridimensionamento della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (-8,1%, da-10,0% di maggio) e dall’accelerazione della crescita dei prezzi dei Tabacchi(+2,9%, era +2,0% il mese precedente)", spiega l'Istat.
L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, rallenta portandosi allo 0,5%. Al netto dei soli beni energetici l'inflazione è pari a +0,4%.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,3% su base mensile mentre registrano una flessione dello 0,3% su base annua.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% sia su mese che su base annua.