Investing.com – L’euro ha tagliato le perdite contro il dollaro e lo yen nella mattinata, dopo il rilascio di dati economici migliori del previsto, ma la moneta unica è rimasta sotto pressione per via dei timori sulla situazione fiscale spagnola.
Durante la mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,41% a 1,3022, staccandosi dal precedente calo a 1,2996.
I dati ufficiali hanno mostrato che la zona euro ha pubblicato un avanzo commerciale di 2,8 miliardi di euro a febbraio, contro il disavanzo di 2,8 miliardi nello stesso mese dello scorso anno, con un aumento delle esportazioni dell’11% e delle esportazioni del 7%.
Ma il sentimento sull’euro resta ribassista, poiché il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha toccato oggi un nuovo record, superando il livello del 6%, nei timori che il paese non riuscirà rispettare i target del deficit.
Il sentimento dei mercati è rimasto cauto, in vista di un’asta ti tioli spagnoli da 2 a 10 anni nel corso della settimana, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo.
La moneta unica è vicina al minimo di 19 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,40% a 0,8219.
La sterlina è rimasta supportata dai recenti dati del Regno Unito che fanno pensare ad una certa ripresa, allentando i timori verso un altro round di stimolo monetario da parte della BoE.
Il sentimento sulla sterlina è stato spinto inoltre dall’Agenzia di rating Standard & Poor's che ha confermato la tripla A al regno unito, dichiarando che il governo sarà in grado di rispettare i propri obiettivi.
L’euro ha tagliato le perdite contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,66% a 105,12, dopo il precedente calo a 104,66.
L’euro si è mosso poco rispetto al franco svizzero, con EUR/CHF giù dello 0,03% a 1,2021.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è salito meno del previsto, segnando +0,3%, contro le aspettative per un aumento dello 0,5% dopo essere salito dello 0,8% a febbraio.
Intanto la moneta unica è in calo nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con
EUR/CAD USD in calo dello 0,46% a 1,3010, EUR/AUD giù dello 0,23% a 1,2578 ed EUR/NZD in salita dello 0,16% a 1,5916.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno
dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, insieme ai dati sull’attività manifatturiera nello stato di New York, insieme ai dati ufficiali sulle transazioni di titoli a lungo termine e sulle scorte.
Durante la mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,41% a 1,3022, staccandosi dal precedente calo a 1,2996.
I dati ufficiali hanno mostrato che la zona euro ha pubblicato un avanzo commerciale di 2,8 miliardi di euro a febbraio, contro il disavanzo di 2,8 miliardi nello stesso mese dello scorso anno, con un aumento delle esportazioni dell’11% e delle esportazioni del 7%.
Ma il sentimento sull’euro resta ribassista, poiché il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha toccato oggi un nuovo record, superando il livello del 6%, nei timori che il paese non riuscirà rispettare i target del deficit.
Il sentimento dei mercati è rimasto cauto, in vista di un’asta ti tioli spagnoli da 2 a 10 anni nel corso della settimana, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo.
La moneta unica è vicina al minimo di 19 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,40% a 0,8219.
La sterlina è rimasta supportata dai recenti dati del Regno Unito che fanno pensare ad una certa ripresa, allentando i timori verso un altro round di stimolo monetario da parte della BoE.
Il sentimento sulla sterlina è stato spinto inoltre dall’Agenzia di rating Standard & Poor's che ha confermato la tripla A al regno unito, dichiarando che il governo sarà in grado di rispettare i propri obiettivi.
L’euro ha tagliato le perdite contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,66% a 105,12, dopo il precedente calo a 104,66.
L’euro si è mosso poco rispetto al franco svizzero, con EUR/CHF giù dello 0,03% a 1,2021.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è salito meno del previsto, segnando +0,3%, contro le aspettative per un aumento dello 0,5% dopo essere salito dello 0,8% a febbraio.
Intanto la moneta unica è in calo nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con
EUR/CAD USD in calo dello 0,46% a 1,3010, EUR/AUD giù dello 0,23% a 1,2578 ed EUR/NZD in salita dello 0,16% a 1,5916.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno
dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, insieme ai dati sull’attività manifatturiera nello stato di New York, insieme ai dati ufficiali sulle transazioni di titoli a lungo termine e sulle scorte.