Sconto Black Friday! Risparmia il massimo su InvestingProFino al 60% di sconto

L’oro continua a scendere dopo i dati USA su IPC e richieste sussidi

Pubblicato 20.11.2014, 14:54
Oro in calo tra inflazione USA e dati sulle richieste di sussidio
GC
-
HG
-
SI
-

Investing.com - Il prezzo dell’oro restano in calo questo giovedì, dopo i dati che hanno msotrato un calo minore del previsto delle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché un IPC invariato ad ottobre.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre scendono di 1,60 dollari, o dello 0,13%, a 1.192,30 dollari l’oncia troy nella mattinata degli scambi statunitensi.

I futures troveranno supporto a 1.146,00 dollari, il minimo dal 14 novembre e resistenza a 1.204,10 dollari, il massimo dal 18 novembre.

I dati rilasciati oggi dal Dipartimento per il Lavoro USA mostrano un calo delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione di 2.000 unità nella settimana terminata il 15 novembre a 291.000, dal totale rivisto della settimana precedente di 293.000.

Gli analisti avevano previsto un calo di 7.000 a 286.000 per la scorsa settimana.

Un secondo report ha mostrato che i prezzi al consumo sono rimasti invariati il mese scorso, contro le stime di un calo dello 0,1%, dopo l’aumento dello 0,1% a settembre.

I prezzi al consumo core, che escludono alimentari ed energia, sono aumentati dello 0,2% ad ottobre, in linea con le aspettative. A settembre il dato aveva registrato un aumento dello 0,1%.

Il biglietto verde continua ad essere supportato dai verbali del vertice della Federal Reserve che hanno mostrato che i funzionari considerano la ripresa economica abbastanza forte da poter contrastare le minacce alla crescita; tuttavia, la banca non ha fornito indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi.

Nei verbali rilasciati ieri si legge che, secondo i funzionari della Fed, l’economia sta migliorando e non ha bisogno di ulteriori misure di stimolo come gli acquisti di bond, sebbene persistano i timori per un possibile calo dell’inflazione.

Sebbene i verbali non abbiano dato indicazioni sulla tempistica dell’eventuale aumento dei tassi di interesse, i mercati continuano a prevedere che la banca centrale possa iniziare ad alzare i tassi intorno al settembre del 2015.

Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sull’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a tenere il passo con gli investimenti ad alto rendimento in concomitanza all’aumento dei tassi.

Ieri, il prezzo dell’oro è sceso di 3,20 dollari, o dello 0,27%, a 1.193,90 dollari l’oncia, dopo il sondaggio che ha mostrato un debole supporto tra gli svizzeri al referendum per l’aumento delle riserve auree della Banca Nazionale Svizzera.

Il supporto alla proposta “Salviamo il nostro oro” è sceso al 38% secondo il sondaggio di ieri, in calo dal 44% dal sondaggio del mese scorso.

I cittadini elvetici saranno chiamati alle urne il 30 novembre per decidere se la SNB debba aumentare al 20% gli acquisti del metallo prezioso dall’8% attuale.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a dicembre crollano di 14,1 centesimi, o dello 0,87%, a 16,15 dollari l’oncia troy.

Il rame con consegna a dicembre è in calo di 3 centesimi, o dell’1%, a 3,015 dollari la libbra, dopo i dati hanno deludenti sull’attività manifatturiera in Cina e nella zona euro.


Il report Markit ha mostrato che l’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi della zona euro è sceso a 51,3 questo mese, mentre l’indice PMI per il settore manifatturiero ha visto un calo a 50,4 da 50,6 di ottobre.

Il report ha mostrato una previsione per la crescita economica compresa tra lo 0,1% e lo 0,2% nel trimestre in corso.

In Germania l’indice PMI per il settore manifatturiero del paese ha subito un calo a 50 ed anche l’attività del settore dei servizi registra una contrazione, con l’indice PMI che scende a 52,1 da 54,4.

La produzione del settore privato francese risulta in calo per il settimo mese consecutivo, con l’indice PMI del settore manifatturiero che scende al minimo degli ultimi tre mesi di 47,6, mentre l’indice PMI per il settore dei servizi è salito a 48,8 da 48,3 di ottobre, restando ancora al di sotto del livello 50 che indica la contrazione.

Stamane i dati hanno rivelato che l’indice PMI HSBC per il settore manifatturiero cinese è crollato al minimo di sei mesi di 50,0 a novembre dalla lettura finale di 50,4 di ottobre e al di sotto delle previsioni di 50,3.

Secondo i dati, il livello della produzione nelle industrie ha visto una contrazione per la prima volta negli ultimi sei mesi a novembre, alimentando i timori per un indebolimento dell’economia.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.