MILANO (Reuters) - Gli acquisti di Btp nell'ambito del quantitative easing, che a fine settembre 2016 raggiungeranno i 150 miliardi di euro, sono partiti oggi con una concentrazione dell'attività da parte di Bankitalia e Bce sui titoli decennali e sul tratto lungo della curva.
Lo spiegano i dealer che da oggi e per 18 mesi si confronteranno con i nuovi compratori istituzionali. Agli acquisti per 130 miliardi in quota Via Nazionale si aggiungeranno quelli per 20 miliardi in capo a Francoforte, come ha precisato oggi in una nota Bankitalia. Quotidianamente, quindi, gli istituti di credito cederanno alla banche centrali titoli di Stato italiani per circa 400 milioni.
A questi si aggiungeranno gli acquisti di covered bond e cartolarizzazioni italiane stimati da una fonte vicina alla situazione "attorno ai 40 miliardi, tenendo conto anche dei titoli già comprati". Secondo un analista, "tenendo conto della chiave capitale di Bankitalia in Bce e del totale acquistato dallo scorso autunno di abs e covered bond si possono stimare gli acquisti già affettuati di titoli di questo tipo attorno ai 10 miliardi". Resterebbero quindi altri 30 miliardi che porterebbero il totale di carta italiana destinata ai portafogli delle banche centrali a 180 miliardi.
SI PARTE CON ATTIVITA' CONCENTRATA
Al debutto le attese di attiva presenza di Bankitalia sui Btp non sono andate deluse.
L'operatore di una delle banche specialist nazionali spiega che il proprio istituto ha venduto solo oggi titoli di Stato italiani per 50 milioni.
"Gli acquisti di oggi si sono concentrati intorno al tratto 10 anni" commenta il trader di una banca specialist. "Poi si sono estesi alla parte più lunga della curva, fino a 25 anni". Da un altro istituto specialist "si segnalano acquisti di Btp soprattutto sul tratto di curva 10-15 anni, ma anche sul 5 e sul 30".
Uno degli operatori interpellati segnala come oggi siano stati acquistati anche Btp a tre anni, scadenza oggetto dell'asta del Tesoro italiano di giovedì 12. Questo potrebbe significare un 'black period', nel quale le banche centrali si astengono dagli acquisti di titoli di Stato prossimi ad essere collocati in asta, inferiore ai 3 giorni.
SU ACQUISTI COMUNICAZIONI SETTIMANALI. OGNI MESE PER STATO.
In merito alle comunicazioni sull'andamento del programma, Banca d'Italia segnala che l'Eurosistema pubblicherà settimanalmente il valore aggregato degli acquisti aggiuntivi e con frequenza mensile informazioni sulla durata residua dei titoli acquistati per paese emittente.
"Questo significa che mensilmente avremo un'indicazione su dove puntano gli interventi" commenta un operatore di una banca specialista.
Via Nazionale spiega poi che, "al fine di preservare la liquidità e la funzionalità dei mercati, le banche centrali nazionali, in modo decentrato, renderanno disponibili le obbligazioni acquistate mediante operazioni di prestito titoli".
Sempre secondo quanto comunicato oggi, gli acquisti complessivi di asset effettuati dall'istituto centrale italiano determineranno entro il settembre 2016 (data indicativa della fine del programma) una crescita del bilancio di Bankitalia "dell'ordine del 30%" rispetto a dicembre 2014.
(Elvira Pollina, Luca Trogni)
OLITTOPNEWS Reuters Italy Online Report Top News 20150309T192113+0000