ROMA (Reuters) - L'inatteso calo della produzione industriale di gennaio potrebbe essere dovuto a un effetto statistico legato al calendario, mentre un incremento dello 0,4% è ora stimabile per il mese di febbraio dalla precedente previsione di +0,2%.
Lo scrive il centro studi di Confindustria (Csc) commentando il dato sulla produzione industriale diffuso oggi dall'Istat che ha segnalato un calo inatteso dello 0,7% su mese e del -2,2% su anno.
"Il dato negativo di gennaio è stato inferiore alle stime CSC e a quelle di consenso (che puntavano a +0,2%) e si è mosso in direzione opposta rispetto a quanto segnalavano gli indicatori qualitativi e quantitativi disponibili (fiducia ISTAT, PMI Markit, immatricolazioni di auto)", osserva il Csc, ritenendo che il calo, che viene dopo due incrementi consecutivi dell'attività, potrebbe essere riconducibile, in parte, a un problema statistico legato al calendario.
Nella prima settimana di gennaio, infatti, osserva Csc "erano possibili due ponti (venerdì 2 e lunedì 5) e i dati sui consumi elettrici dicono chiaramente che l'attività produttiva ne è stata negativamente influenzata".
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