Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo (IPC) negli USA è sceso inaspettatamente a giugno, mentre i dati IPC core hanno rispecchiato la lettura precedente, secondo quanto emerge dai dati ufficiali di questo venerdì.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che i prezzi al consumo sono rimasti invariati a giugno dal mese scorso, contro le aspettative contro le previsioni di un aumento dello 0,1% e dopo il calo dello 0,1% del mese precedente.
Su base annua i prezzi al consumo sono saliti dell’1,6%, contro le aspettative di un aumento dell’1,7% e dopo l’aumento dell’1,9% di maggio.
I prezzi al consumo esclusi alimentari ed energetici sono aumentati dello destagionalizzato 0,1% a luglio, contro le previsioni di un aumento dello 0,2% e dopo l’aumento dello 0,1% di maggio.
L’IPC Core ha visto un aumento dell’1,7% lo scorso mese, come previsto dagli analisti.
La Federal Reserve considera i prezzi core un indicatore migliore della pressione inflazionaria a lungo termine poiché escludono le categorie volatili di alimenti ed energia. La banca centrale mira ad un’inflazione core leggermente inferiore al 2%.
Subito dopo il report, rilasciato insieme ai dati sulle vendite al dettaglio, il dollaro si è indebolito.
Il cambio EUR/USD sale a 1,1434 da 1,1418 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,2992, da 1,2974 ed il cambio USD/JPY si attesta a 112,50 dal precedente 113,05.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,18 da 95,41 segnato prima dei dati.
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura mista. I future Dow scendono di 5 punti, o dello 0,02%, i future S&P 500 restano invariati, mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 13 punti, o dello 0,23%.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.228,05 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.221,71 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 46,58 dollari al barile dai 46,62 dollari precedenti.