Investing.com - Il dollaro australiano è sceso al minimo di quattro giorni contro la sua controparte statunitense mercoledì, mentre gli investitori sono rimasti tesi il per potenziale contagio del debito nelle economie principali della zona euro.
AUD/USD ha toccato 1,0061 alla chiusura degli scambi asiatici, il minimo dal 10 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 1,0090, in calo dello 0,85%.
Sostegno a 0,9905, minimo dell’11 ottobre e resistenza a 1,0231, massimo del 13 ottobre.
Le preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi del debito sono state esacerbate dall’impennata record dei rendimenti dei titoli di stato francesi a 10 anni, mentre in Italia ieri il rendimento dei titoli a 10 anni i è salito a livelli insostenibili, oltre la soglia del 7%.
L’appena nominato Primo Ministro italiano Mario Monti è stato incontrerà il Presidente Giorgio Napolitano per accettare l’incarico senza riserve e presentare i suoi ministri.
I mercati intanto sono in attesa delle aste dei titoli spagnoli e francesi che si terranno tra oggi e domani.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che in Australia l’indice dei prezzi del lavoro è salito meno del previsto nel terzo trimestre, in salita dello 0,7% dopo un aumento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Gli analisti si attendevano che l’indice di rimanesse invariato nel terzo trimestre.
I dati fanno seguito ad un rapporto che mostra che l’indice del Melbourne Institute è salito al 3,3% nel mese di settembre, sottolineando una prospettiva positiva per la crescita economica interna.
L’Aussie è sceso nei confronti dell’euro, con EUR/AUD in aumento dello 0,22%, a 1,3334.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti è stato quello di rilasceranno i dati ufficiali sull’indice dei prezzi al consumo e la produzione industriale.
AUD/USD ha toccato 1,0061 alla chiusura degli scambi asiatici, il minimo dal 10 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 1,0090, in calo dello 0,85%.
Sostegno a 0,9905, minimo dell’11 ottobre e resistenza a 1,0231, massimo del 13 ottobre.
Le preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi del debito sono state esacerbate dall’impennata record dei rendimenti dei titoli di stato francesi a 10 anni, mentre in Italia ieri il rendimento dei titoli a 10 anni i è salito a livelli insostenibili, oltre la soglia del 7%.
L’appena nominato Primo Ministro italiano Mario Monti è stato incontrerà il Presidente Giorgio Napolitano per accettare l’incarico senza riserve e presentare i suoi ministri.
I mercati intanto sono in attesa delle aste dei titoli spagnoli e francesi che si terranno tra oggi e domani.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che in Australia l’indice dei prezzi del lavoro è salito meno del previsto nel terzo trimestre, in salita dello 0,7% dopo un aumento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Gli analisti si attendevano che l’indice di rimanesse invariato nel terzo trimestre.
I dati fanno seguito ad un rapporto che mostra che l’indice del Melbourne Institute è salito al 3,3% nel mese di settembre, sottolineando una prospettiva positiva per la crescita economica interna.
L’Aussie è sceso nei confronti dell’euro, con EUR/AUD in aumento dello 0,22%, a 1,3334.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti è stato quello di rilasceranno i dati ufficiali sull’indice dei prezzi al consumo e la produzione industriale.