Investing.com – I Futures del petrolio greggio oscillano tra piccoli guadagni e piccole perdite questo giovedì, con i mercati che hanno assimilato le dichiarazioni di politica monetaria del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 106,09 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,2% sulla giornata.
I prezzi del greggio sulla borsa di New York sono rimasti nel range tra 106,46 dollari al barile, il massimo giornaliero ed il minimo della seduta di 105,99.
Nella testimonianza davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari del Congresso Bernanke ha dichiarato che l’andamento degli acquisti di bond per la banca centrale non ha una “rotta predefinita”.
Bernanke ha dichiarato che il ritmo dei programmi di acquisti potrebbe essere ridotto o accelerato in base alle condizioni economiche.
Bernanke ha dichiarato che la ripresa economica sta continuando ad un ritmo moderato ma ha confermato che la politica monetaria allentata resterà tale finché sarà necessario.
Bernanke testimonierà davanti alla Commissione Bancaria del Senato nel corso della giornata.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I prezzi sono saliti ieri, dopo un report del governo USA che ha mostrato che le scorte di greggio sono scese più del previsto la scorsa settimana.
La US Energy Information Administration ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio sono scese di 6,9 milioni di barili nella settimana terminata la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 2 milioni di barili.
Gli investitori attendono il rilascio dei dati settimanali USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione insieme all’indice Philly Fed manifatturiero.
Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a settembre sono scesi dello 0,2% a 108,39 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 2,30 dollari al barile.
Il differenziale tra i due contratti è sceso questa settimana al livello più basso dal dicembre 2010, per via delle previsioni positive sulla produzione nel Mare del Nord e nelle indicazioni di un calo delle scorte a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna per i futures Nymex.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 106,09 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,2% sulla giornata.
I prezzi del greggio sulla borsa di New York sono rimasti nel range tra 106,46 dollari al barile, il massimo giornaliero ed il minimo della seduta di 105,99.
Nella testimonianza davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari del Congresso Bernanke ha dichiarato che l’andamento degli acquisti di bond per la banca centrale non ha una “rotta predefinita”.
Bernanke ha dichiarato che il ritmo dei programmi di acquisti potrebbe essere ridotto o accelerato in base alle condizioni economiche.
Bernanke ha dichiarato che la ripresa economica sta continuando ad un ritmo moderato ma ha confermato che la politica monetaria allentata resterà tale finché sarà necessario.
Bernanke testimonierà davanti alla Commissione Bancaria del Senato nel corso della giornata.
L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
I prezzi sono saliti ieri, dopo un report del governo USA che ha mostrato che le scorte di greggio sono scese più del previsto la scorsa settimana.
La US Energy Information Administration ha dichiarato nel suo report settimanale che le scorte di greggio sono scese di 6,9 milioni di barili nella settimana terminata la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 2 milioni di barili.
Gli investitori attendono il rilascio dei dati settimanali USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione insieme all’indice Philly Fed manifatturiero.
Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a settembre sono scesi dello 0,2% a 108,39 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 2,30 dollari al barile.
Il differenziale tra i due contratti è sceso questa settimana al livello più basso dal dicembre 2010, per via delle previsioni positive sulla produzione nel Mare del Nord e nelle indicazioni di un calo delle scorte a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna per i futures Nymex.