MILANO (Reuters) - Per rispettare il requisito Mrel sugli strumenti potenzialmente computabili per il minimo di fondi propri e passività soggette al bail-in le banche italiane dovranno aumentare la raccolta all'ingrosso.
E' quanto afferma Bankitalia nel rapporto di Stabilità finanziaria, sottolineando come nei bilanci delle banche italiane si stanno riducendo gli strumenti potenzialmente soggetti a bail-in in caso di crisi e ricordando che entro la fine del 2019 giungeranno a scadenza 194 miliardi di obbligazioni, il 6% del passivo delle banche italiane.
La calibrazione del requisito Mrel, specifica per ciascun intermediario, e la determinazione dei tempi entro cui entrerà a regime, sono ancora in via di definizione, prosegue Bankitalia.
"Le decisioni da parte delle autorità di risoluzione europee dovranno essere adottate valutando la capacità del mercato di assorbire le nuove emissioni, al fine di evitare forti innalzamenti del costo della raccolta".
Il Mrel (Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities) è un criterio introdotto dalla direttiva europea sul risanamento e la risoluzione delle banche, il cui obiettivo è assicurare il buon funzionamento del bail-in, aumentando la capacità di assorbimento delle perdite dell'istituto.
Le passività computabili ai fini Mrel sono un sottoinsieme di quelle potenzialmente coinvolte in caso di applicazione del bail-in: l' obiettivo è assicurare la presenza nel passivo delle banche di strumenti ad elevata capacità di assorbimento delle perdite, in modo da consentirne la liquidazione senza pregiudizi per la stabilità finanziaria e senza il ricorso a fondi pubblici.