MOSCA (Reuters) - Il Cremlino ha detto che il popolo ucraino soffrirà se l'Occidente invierà carri armati a sostegno di Kiev, mentre rimane irrisolta la questione del trasferimento all'Ucraina dei carri armati Leopard di fabbricazione tedesca.
Gli Stati Uniti e i loro alleati non sono riusciti a convincere Berlino, durante i colloqui della scorsa settimana in Germania, a fornire all'Ucraina i carri armati Leopard tedeschi, una richiesta fondamentale di Kiev che cerca di dare nuovo slancio alla lotta contro le forze russe.
Berlino ha detto che si muoverebbe rapidamente per consentire agli alleati di trasferire all'Ucraina i Leopard presenti nei loro arsenali, se si trovasse un consenso. Ma anche questo non sembra aver portato a una conclusione.
Interpellato sulla questione durante il briefing quotidiano di oggi, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che le spaccature in Europa sull'opportunità di fornire carri armati a Kiev dimostrano un crescente "nervosismo" all'interno dell'alleanza militare della Nato.
"Ma naturalmente tutti gli Stati che partecipano, direttamente o indirettamente, al rifornimento di armi all'Ucraina e all'innalzamento del livello tecnologico del Paese sono responsabili (del proseguimento del conflitto)", ha aggiunto Peskov.
"L'aspetto fondamentale è che sarà il popolo ucraino a pagare il prezzo di tutto questo pseudo-sostegno", ha precisato.
Oggi il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha detto che il suo Paese potrebbe inviare carri armati Leopard in Ucraina come parte di una coalizione di Paesi anche senza il permesso della Germania.
La Germania non si opporrebbe se la Polonia inviasse all'Ucraina i suoi carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca, ha detto ieri la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in un'intervista con l'emittente francese Lci.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)