NVDA ha guadagnato il 197% da quando la nostra AI l'ha aggiunta per la prima volta in Novembre: è il momento di vendere? 🤔Leggi di più

Ocse: il Pil rallenta nel 2 trimestre, Italia -0,3%

Pubblicato 28.08.2023, 15:24

Rallenta la crescita nel secondo trimestre 2023 nei Paesi Ocse: secondo le stime provvisorie diffuse dall'organizzazione, il Pil dei 38 Paesi Ocse è cresciuto dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, quando era salito dello 0,5%. Particolarmente negativo il dato dell’Italia che negli ultimi tre mesi ha registrato un calo del Pil pari al -0,3% rispetto al +0,6% dei tre mesi precedenti.

Una tendenza migliore, invece, è stata registrata nei Paesi del G7, dove la crescita del Pil ha raggiunto lo 0,5% nel secondo trimestre 2023, facendo meglio rispetto al +0,4% del primo trimestre.

Tuttavia, tra i G7 il quadro è variegato. Da un lato, la crescita del Pil è aumentata notevolmente in Giappone (+1,5% nel secondo trimestre 2023, rispetto allo 0,9% del precedente) e in Francia (+0,5% dal +0,1%). Anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito la crescita è accelerata, sebbene in modo più marginale (rispettivamente allo 0,6% e allo 0,2% nel secondo trimestre, rispetto allo 0,5% e allo 0,1% del primo). In Italia, invece, il Pil ha subito una contrazione nel secondo trimestre 2023 (meno 0,3%) dopo una crescita dello 0,6% nel primi tre mesi dell’anno. Anche in Canada la crescita è rallentata (allo 0,3% nel secondo trimestre, rispetto allo 0,8% del precedente). In Germania, invece, la crescita è stata piatta nel secondo trimestre, dopo la contrazione dei due trimestri precedenti.

L’Ocse fa sapere che diversi Paesi del G7 hanno anche pubblicato i motivi alla base delle variazioni del Pil. In Giappone, le esportazioni nette sono state il principale fattore di crescita, con un aumento del 3,2% delle esportazioni e un calo del 4,3% delle importazioni, mentre i consumi privati hanno subito una contrazione nel secondo trimestre (-0,5%).

Analogamente, in Francia le esportazioni nette hanno sostenuto la crescita mentre i consumi privati si sono contratti (-0,3%). Nel Regno Unito, invece, l'aumento della spesa privata e pubblica ha sostenuto la crescita, mentre le esportazioni nette hanno continuato a rappresentare un fattore frenante. Quest'ultima situazione si è verificata anche in Germania, con un calo delle esportazioni dell'1,1%.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, gli investimenti e i consumi privati hanno contribuito alla crescita del Pil, anche se questi ultimi sono rallentati significativamente (allo 0,4% nel secondo trimestre, rispetto all'1,0% del primo). Infine, secondo l'analisi preliminare diffusa dall'Italia, conclude il report dell’Ocse, la contrazione del Pil ha riflesso una riduzione della domanda interna (compresa la variazione delle scorte).

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.