LONDRA (Reuters) - I focolai di malattie endemiche come il vaiolo delle scimmie e la febbre di Lassa stanno diventando più persistenti e frequenti, ha detto Mike Ryan, direttore delle emergenze dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Poiché il cambiamento climatico contribuisce a modificare più rapidamente le condizioni meteorologiche, come la siccità, gli animali e gli esseri umani stanno cambiando il loro comportamento, tra cui anche le abitudini per l'approvvigionamento del cibo. Di conseguenza, le malattie legate alla "fragilità ecologica", che di solito circolano negli animali, si stanno diffondendo sempre più nelle comunità umane.
"Purtroppo, la capacità di amplificare la malattia e di diffonderla all'interno delle nostre comunità sta aumentando, per cui sono aumentati sia i fattori di insorgenza che di amplificazione delle malattie", ha aggiunto.
Ad esempio, si registra una tendenza all'aumento dei casi di febbre di Lassa, una malattia virale acuta diffusa dai roditori endemica in Africa.
"Prima passavano almeno tre-cinque anni tra un'epidemia di Ebola e l'altra, ora è una fortuna se passano tre-cinque mesi", ha detto.
"Quindi c'è sicuramente una pressione ecologica nel sistema", ha aggiunto.
Le dichiarazioni di Ryan giungono in un momento in cui i casi di vaiolo delle scimmie crescono al di fuori dell'Africa, dove l'agente patogeno è endemico.
Dalla prima segnalazione di inizio maggio, l'Oms ha detto di aver ricevuto segnalazioni di oltre 550 casi confermati della malattia virale da 30 Paesi al di fuori dell'Africa.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)