MADRID/KIEV (Reuters) - La Russia continua la propria offensiva nell'Ucraina orientale, dopo che la Nato ha definito Mosca la più grande "minaccia diretta" alla sicurezza dell'Occidente e ha discusso dei piani per modernizzare le forze armate di Kiev assediate.
Le autorità ucraine hanno detto che stanno tentando di evacuare i civili dalla città orientale di Lysychansk, al centro degli attacchi russi, dove circa 15.000 persone sono rimaste sotto un bombardamento incessante.
"I combattimenti sono continui. I russi sono costantemente sull'offensiva. Non c'è un attimo di tregua", ha detto il governatore regionale Serhiy Gaidai alla televisione ucraina.
Le truppe russe hanno attaccato la raffineria di petrolio di Lysychansk questa mattina, ha scritto Gaidai su Telegram.
L'ambasciatore dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk ha detto all'agenzia di stampa russa Ria che la raffineria di petrolio di Lysychansk è ora completamente controllata dalle forze russe e filorusse, e anche tutte le strade verso Lysychansk sono sotto il loro controllo.
Le forze russe stanno cercando di accerchiare Lysychansk nel tentativo di conquistare la regione del Donbass, che comprende le province di Donetsk e Lugansk.
Durante il vertice di ieri, dominato dalle discussioni sull'invasione russa dell'Ucraina e sui conseguenti sconvolgimenti geopolitici, la Nato ha invitato la Svezia e la Finlandia ad aderire all'organizzazione e ha promesso, a partire dal 2023, di aumentare di sette volte le forze di combattimento in stato di massima allerta lungo il proprio fianco orientale.
In risposta, il presidente Vladimir Putin ha detto che la Russia reagirà in modo adeguato se la Nato dovesse creare infrastrutture in Finlandia e Svezia dopo che i due Paesi avranno aderito all'alleanza militare guidata dagli Stati Uniti.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)