(Reuters) - La consegna di jet F-16 all'Ucraina solleverebbe la questione del ruolo della Nato nel conflitto.
Lo ha detto un alto diplomatico russo, accusando gli Stati Uniti di anteporre agli interessi del G7 la propria politica, che punta a infliggere una "sconfitta strategica" alla Russia.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden venerdì ha approvato programmi di addestramento per i piloti ucraini sui jet da combattimento F-16 e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato a Biden che i velivoli non saranno utilizzati per entrare in territorio russo.
L'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha scritto sul canale Telegram dell'ambasciata: "Non ci sono infrastrutture per rendere operativi gli F-16 in Ucraina e non c'è nemmeno il numero necessario di piloti e personale di manutenzione".
"Cosa succederà se i caccia americani decolleranno da basi aeree della Nato, controllate da 'volontari' stranieri?".
Antonov ha aggiunto che qualsiasi attacco ucraino alla regione della Crimea sarebbe considerato un attacco alla Russia.
"È importante che gli Stati Uniti siano pienamente consapevoli della risposta russa", ha sottolineato Antonov.
L'Ucraina ha intensificato gli attacchi contro obiettivi controllati dalla Russia, soprattutto nella penisola di Crimea, che la Russia ha annesso all'Ucraina nel 2014.
Antonov ha anche ribadito l'accusa russa agli Stati Uniti di assoggettare i Paesi occidentali alla propria agenda.
"Washington ha completamente subordinato gli interessi dei membri del G7 alla propria politica riguardo al conflitto in Ucraina", ha commentato Antonov, aggiungendo che gli Stati Uniti vogliono una "sconfitta strategica" per la Russia.
Durante il summit tenutosi nel fine settimana in Giappone, i Paesi del G7 hanno espresso sostegno a lungo termine all'Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky, anch'egli presente all'incontro, si è detto fiducioso che l'Ucraina riceverà l'invio di F-16.
La Russia, che ha invaso l'Ucraina nel febbraio dello scorso anno, ha continuato sempre di più a descrivere quella che definisce la sua "operazione militare speciale" come una campagna contro l'Occidente.
L'Ucraina e gli alleati occidentali definiscono l'azione della Russia una guerra non provocata nel tentativo di appropriarsi di territorio.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)