11 novembre (Reuters) - Azionario dell'area Asia-Pacifico pesante, per i timori che più alti tassi di interesse negli Usa sotto la nuova presidenza Trump possano generare un deflusso di capitali dalla regione.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,15 perde 1,2% a 432,41 punti. Il benchmark giapponese Nikkei ha chiuso in marginale rialzo dopo aver guadagnato ieri il 6,72%, massimo incremento da nove mesi.
Particolarmente pesante il bilancio per i mercati emergenti. Le azioni indonesiane sono in rosso del 3%, con la rupia in caduta di oltre il 2,5% al minimo da 4 mesi e mezzo prima della stabilizzazione grazie all'intervento della Banca centrale dell'Indonesia.
In forte calo anche il ringgit in Malaysia al minimo da nove mesi e mezzo.
SHANGHAI ha chiuso in rialzo dello 0,8%, finendo la settimana in progresso del 2,3% e ritoccando il record da 10 mesi nonostante uno yuan più debole. Andamenti contrastati nei settori: I guadagni sono stati guidati da quello dei materiali, in rialzo di oltre il 3%, seguito dalle infrastrutture, mentre perdono terreno il settore immobiliare e delle società di consumo.
In decisa controtendenza LeEco, al minimo da settembre 2015 su notizie di problemi nella catena di distribuzione.
HONG KONG perde oltre 1,4% e si avvia al terzo declino settimanale consecutivo, appesantita dalle attese sui dati di crescita in forte frenata nel terzo trimestre.
SINGAPORE perde 0,6% mentre MUMBAI arretra dell'1,66% sui timori che le politiche di Trump possano far salire l'inflazione.
SYDNEY ha chiuso in rialzo dello 0,79%.
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