Il cancelliere Olaf Scholz è stato confermato come candidato principale del Partito Socialdemocratico tedesco (SPD) per le imminenti elezioni federali anticipate previste per il 23 febbraio. Nonostante il recente crollo del suo governo di coalizione e i bassi indici di gradimento, Scholz è stato scelto all'unanimità dal comitato esecutivo del partito lunedì per candidarsi a un secondo mandato.
Dopo un periodo di incertezza all'interno dell'SPD, il ministro della Difesa Boris Pistorius, che era stato considerato un potenziale candidato, ha annunciato la scorsa settimana che non avrebbe cercato la cancelleria, appoggiando invece Scholz. La decisione di Pistorius è giunta come un sollievo per Scholz, che sta affrontando sfide significative all'interno del suo partito e dall'elettorato in generale.
La decisione dell'SPD di sostenere Scholz è stata presa in vista della conferenza del partito prevista per l'11 gennaio, dove la sua candidatura dovrebbe essere formalmente ratificata. L'attuale posizione di Scholz come il cancelliere meno popolare dalla riunificazione della Germania rappresenta un ostacolo formidabile nelle prossime elezioni, con il suo partito al terzo posto secondo i recenti sondaggi.
Un sondaggio pubblicato sabato da INSA ha mostrato l'SPD con il 14% di sostegno, in ritardo rispetto all'unione conservatrice CDU-CSU al 32% e all'estrema destra Alternative for Germany (AfD) al 19%. In un sondaggio separato, la popolarità personale di Scholz è stata misurata al 39%, leggermente dietro al candidato conservatore Friedrich Merz, che ha ottenuto il 44%.
Le difficoltà dell'SPD sono state ulteriormente evidenziate dal crollo della coalizione di governo "semaforo" all'inizio di novembre, che includeva i Verdi e i Liberaldemocratici (FDP). Il licenziamento del ministro delle Finanze dell'FDP Christian Lindner da parte del cancelliere Scholz ha portato alla rottura della coalizione a causa di disaccordi sulle strategie di ripresa economica.
I dibattiti interni dell'SPD hanno attirato critiche, con la sezione giovanile del partito, i Giovani Socialisti, che ha espresso forte insoddisfazione per la gestione della situazione da parte della leadership. I co-leader del partito Saskia Esken e Lars Klingbeil hanno affrontato critiche durante una recente riunione, con Esken che ha riconosciuto la scarsa immagine del partito e Klingbeil che ha sottolineato la necessità di unità e di una campagna elettorale mirata.
Con l'avvicinarsi delle elezioni, anche gli altri partiti hanno schierato i loro candidati. I Verdi hanno proposto il ministro dell'Economia Robert Habeck, con il sostegno del ministro degli Esteri Annalena Baerbock. Friedrich Merz della CDU è attualmente in testa nei sondaggi, e l'AfD, classificata come "estrema destra" dal Bundesverfassungsschutz, ha nominato Alice Weidel come candidata cancelliere.
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