ROMA (Reuters) - L'Italia si impegna a ridurre il debito pubblico e negoziare con l'Europa livelli di deficit che consentano di sostenere, tramite gli investimenti pubblici, un'economia in crescita ma "a ritmi più contenuti che nel 2017".
Nel suo primo intervento alla Camera da ministro dell'Economia, Giovanni Tria dice che "il consolidamento di bilancio e una dinamica decrescente del rapporto debito/Pil sono condizioni necessarie per mantenere e rafforzare la fiducia dei mercati finanziari".
Ancora più importante, il calo del debito sarà "la condizione di forza per rivendicare una svolta decisiva che consenta di considerare la spesa per investimenti diversamente dalla spesa corrente".
Il ministro allude allo 'scorporo' degli investimenti dal calcolo del deficit citato nel contratto di governo fra Lega e M5s. "Una svolta ormai matura, che deve portare ad un significativo piano europeo per gli investimenti", dice. [nL5N1SP24E]
Già nelle risoluzioni di maggioranza, che Camera e Senato approvano oggi, Lega e M5s annunciano l'intenzione di rivedere il deficit del triennio 2019-2021. [nL8N1TL2Q3]
I nuovi saldi, assieme al quadro macroeconomico aggiornato, saranno annunciati a settembre. Per ora Tria dice solo che le stime di crescita del precedente esecutivo, pari a +1,5% quest'anno e a +1,4% nel 2019, "sono ancora alla nostra portata ma richiedono un'adeguata strategia di politica economica".
L'obiettivo prioritario è quindi aumentare il tasso di crescita potenziale tramite lo "stimolo endogeno" degli investimenti pubblici, che "hanno continuato a diminuire anche negli ultimi anni, nonostante la flessibilità di bilancio contrattata con la Commissione europea".
In parallelo, l'esecutivo dice di voler contribuire a correggere "le gravi inadeguatezze" che caratterizzano l'equilibrio istituzionale europeo.
Le regole di bilancio comunitarie non favoriscono le spese per investimenti pubblici, "mentre consentono persistenti squilibri di partite correnti", dice Tria riferendosi al surplus tedesco.
(Giuseppe Fonte)
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