di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Ha una consistenza compresa fra il 7 e l'8%, secondo l'Istituto Piepoli ed Euromedia. La Sinistra Italiana, che sabato scorso è ufficialmente scesa in campo con una manifestazione a Roma, ha intenzione di organizzarsi per le prossime elezioni comunali con l'obbiettivo di presentarsi distinta e distante da Matteo Renzi e dai suoi candidati.
L'antirenzismo pare il vero collante ideologico visto che il programma economico vede affiancati i duri e puri dell'ala marxista di Sel al keynesiano Giorgio La Malfa, passando per il bocconiano Stefano Fassina.
Gli esponenti del neo schieramento annunciano propri candidati "di sinistra" alle comunali di primavera e Fassina ha detto che potrebbero anche appoggiare quelli del Movimento 5 stelle, innescando la prima polemica interna al neo raggruppamento unito però nel criticare i bersaniani rimasti dentro il Pd. Polemiche a parte è chiaro l'orientamento: cercare di condizionare da sinistra il governo di Renzi.
Il premier non sembra per ora preoccuparsene e ironizza sulle "spallate da destra e sinistra" che non scalfiscono il suo governo. Ma qualche problema alle prossime comunali potrebbe averlo e dovrà saper presentare candidati in grado di mantenere al centrosinistra tutte le principali amministrazioni che andranno al voto. Una sfida davvero impegnativa viste le punture di spillo che arrivano anche da sinistra.