Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita questo venerdì e si riavvicina al massimo di due mesi, sostenuto dall’incertezza dei mercati sulle future politiche di Donald Trump.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange l’oro con consegna a febbraio è in salita dello 0,40%, a 1.206,15, non lontano dal massimo di due mesi di 1.214,70.
Il contratto di febbraio ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,87%, a 1.201,50 dollari l’oncia.
Supporto a 1.195,80, minimo di giovedì e resistenza a 1.214,70.
L’oro ieri è sceso a causa di un dollaro USA più forte, dopo che la Presidente della Fed Janet Yellen said ha dichiarato che la banca dovrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse, ma lentamente.
Durante una conferenza a San Francisco, la Yellen ha dichiarato che "permettere all’economia di correre ‘forte’ in maniera continua potrebbe essere rischioso e poco saggio" e poi ha aggiunto: "I credo sia prudente un adeguamento della politica monetaria in maniera graduale nel tempo".
Il biglietto verde è stato sostenuto inoltre dai dati positivi sulle richieste di sussidio USA e sulle nuove costruzioni nonché da report positivo Philly Fed.
Ma il sentimento sul biglietto verde stamani risente dell’attesa della cerimonia di inaugurazione di Donald Trump, nell’incertezza per le politiche che il neo presidente attuerà.
Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a marzo sono stabili, in calo dolo dello 0,02% a 16,998 dollari l’oncia troy, mentre i future del rame sono in calo dello 0,59% a 2,595 dollari la libbra.