(Reuters) - L'amministrazione del presidente Donald Trump ha chiesto alla Corte suprema degli Stati Uniti di invalidare la legge "Obamacare" introdotta dall'amministrazione precedente, che ha esteso l'assistenza sanitaria a milioni di cittadini nel tentativo di eliminare la copertura in piena crisi coronavirus.
L'avvocato di Stato Noel Francisco ha sostenuto, in un documento presentato ieri sera, che l'Affordable Care Act (Aca) - uno dei maggiori successi ottenuti dal presidente Barack Obama - non risulta più valido dopo che il precedente Congresso a guida repubblicana ne ha abolito delle parti.
"Non è necessaria alcuna analisi ulteriore; una volta che il mandato individuale e le disposizioni di garanzia personale e comunitarie sono invalidate, il resto dell'Aca non può sopravvivere", aggiungendo che i parlamentari nel 2017 non hanno mostrato che avrebbero voluto che l'Aca sopravvivesse "in assenza di queste tre condizioni fondamentali".
Una simile richiesta non mancherà di gettare altra benzina sul fuoco della controversia politica, mettendo la questione sanitaria al centro della campagna elettorale per le presidenziali. Trump è in cerca di una rielezione e si scontra con il candidato democratico Joe Biden nel voto di novembre.
"La campagna del presidente Trump e dei repubblicani incentrata sull'eliminazione delle protezioni e dei benefici dell'Affordable Care Act nel pieno della crisi del coronavirus è un atto di incomprensibile crudeltà" ha detto la presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi.
"Se il presidente Trump riuscirà nel suo intento, 130 milioni di cittadini americani con patologie preesistenti perderanno le protezioni vitali dell'Aca e 23 milioni di americani perderanno interamente l'assicurazione medica. Non c'è alcuna giustificazione legale e nessuna scusa morale per gli sforzi disastrosi dell'amministrazione Trump di strappare ai cittadini l'assicurazione sanitaria".