(Reuters) - Il tentativo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump dello scorso weekend di aggirare lo stallo delle trattative del congresso sul prossimo pacchetto di aiuti per la crisi del coronavirus non servirà a sostenere l'economia, secondo gli esperti.
L'ordine esecutivo di Trump e i memorandum presidenziali firmati sabato dovrebbero estendere temporaneamente i sussidi di disoccupazione, che saranno ridotti a 400 dollari a settimana, dilazionare i pagamenti delle imposte sui salari di alcuni lavoratori, sospendere i pagamenti dei prestiti studenteschi federali e potenzialmente intervenire sugli sfratti. Anche se dovessero superare le questioni sulla legittimità dell'operato di Trump, gli sforzi potrebbero non fornire un forte slancio all'economia, sottolineano gli economisti.
Mark Zandi, chief economist di Moody's Analytics, ha calcolato che i provvedimenti potrebbero fornire poco più di 400 miliardi di dollari di agevolazioni complessive. L'economista di JPMorgan Chase Michael Feroli ha scritto ieri in una nota che le iniziative potrebbe garantire "meno di 100 miliardi di dollari" di stimolo.
La cifra si confronta con i 1.000 miliardi di dollari del pacchetto proposto dal senato a guida repubblicana o con gli oltre 3.000 miliardi di dollari della legge approvata dalla camera dei Rappresentanti a maggioranza democratica.
In totale, gli ordini del presidente contribuirebbero a un aumento dello 0,2% del Pil, un "importo trascurabile" secondo le stime di Lydia Boussour, senior economist Usa di Oxford Economics.