Di Senad Karaahmetovic
Le azioni di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) ieri sono scese del 2,7% in scia alla notizia del New York Times secondo cui il più grande produttore di smartphone al mondo, Samsung (KS:005930), starebbe valutando la possibilità di sostituire il motore di ricerca dell’azienda con Bing di Microsoft (NASDAQ:MSFT).
Gli analisti di Barclays prevedono che Samsung rappresenti circa 20 miliardi di dollari di ricavi lordi di Google e 7,3 miliardi di dollari di reddito operativo (9% del totale del ‘23).
Per gli analisti di BofA, Apple (NASDAQ:AAPL) potrebbe essere il beneficiario delle guerre dei motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale. Stimano che Google paghi ad Apple circa 20 miliardi di dollari perché il suo sia il motore di ricerca predefinito sui dispositivi iOS.
“L’ascesa di Microsoft come potenziale alternativa a Google offre ad Apple un maggiore potere contrattuale per monetizzare meglio quella che è una base installata estremamente interessante di oltre 2 miliardi di dispositivi Apple”, hanno dichiarato gli analisti in una nota ai clienti.
Ritengono che Apple utilizzerà le indiscrezioni su Bing per rinegoziare con Google condizioni migliori e chiedere un importo maggiore per ogni ricerca.
Gli analisti di BofA affermano inoltre che il passaggio da Google a Microsoft non è privo di rischi per Apple.
“Se gli utenti continueranno a scegliere Google rispetto a Microsoft (in pratica cambiano l’opzione di ricerca predefinita da Microsoft a Google), il volume di ricerca per cui Apple viene pagata diminuirà. Una tariffa per ricerca più alta potrebbe non compensare la perdita di quote nella ricerca aggregata. Inoltre, se Google riesce a monetizzare la ricerca a un livello molto più alto, potrebbe essere difficile per Microsoft competere per il contratto (perdita di margine a breve termine contro una visione strategica a lungo termine)”, aggiungono.
Infine, gli analisti si sono espressi anche sull’indagine del Dipartimento di Giustizia sul potenziale monopolio di Google nella ricerca su dispositivi mobili. Ritengono che l’ascesa di Bing, così come le voci su Samsung, “crei un caso marginalmente più difficile per stabilire il monopolio di Google nella ricerca su dispositivi mobili”.
“Se il Dipartimento di Giustizia dovesse abbandonare l’indagine, lo considereremo nettamente favorevole per Apple, in quanto si elimina il rischio di compromettere i pagamenti ad alto margine”, concludono gli analisti.
Articolo originale di Street Insider